Ariano Irpino, ultimo Consiglio comunale prima del voto del 26 maggio: la Minoranza ha abbandonato l’Aula

Sul Consiglio comunale della cittadina del Tricolle, ecco una nota della Minoranza:

Questa mattina presso la sala consiliare “G. Grasso” della cittadina arianese si è riunito per l’ultima volta, in maniera del tutto eccezionale, il Consiglio Comunale della cittadina ufitana per discutere dell’adesione alla “definizione agevolata delle entrate comunali ex art. 15 del D.L. 30 Aprile 2019, n.34, che riguarda l’opportunità da parte dei cittadini che non hanno pagato i tributi di vedersi azzerate le sanzioni a loro comminate per l’evasione del tributo non versato dal 2000 al 2017. 

La minoranza, a partire dalla constatazione che l’evasione fiscale e i successivi condoni posti in essere non premiano chi le tasse le paga con regolarità, ribadendo l’esigenza di generare una cultura del rispetto delle regole, in uno spirito di collaborazione, pur di venire incontro alle esigenze di “alcuni e pochi” cittadini in difficoltà, aveva manifestato la propria disponibilità a discuterne in consiglio per trovare una soluzione condivisa con regole chiare, parametri precisi e categorie limitate soltanto a chi per motivi di difficoltà non aveva potuto pagare.

Per queste ragioni, come minoranza ci aspettavamo da parte dell’amministrazione uscente e del sindaco Gambacorta i numeri precisi che riguardassero tale azione e di poter in quella sede determinare dei principi generali sulla definizione del regolamento da dover approvare, invece, per l’ennesima volta, in uno spirito di totale sottomissione delle competenze del consiglio comunale, è stato posto in essere l’eultimo “colpo di teatro” da parte di Gambacorta in piena campagna elettorale.

Il dirigente dell’area finanziaria nel suo parere non solo non aveva riportato le cifre, i numeri, le categorie, i beneficiari, ma aveva spiegato che essendo i tempi di approvazione necessari superiori ai 60 giorni, non c’era la “fretta” di correre ad alcuna approvazione della stessa poiché si sarebbe potuti procedere a definirli con maggiore accuratezza con la prossima e aggiornata assemblea consiliare entro il 29 giugno 2019.

E invece la fretta, l’approssimazione, l’urgenza, la tracotanza di Gambacorta nascondevano l’evidente e intima convinzione che l’interesse unico ed esclusivo era trovare l’ennesima occasione per farsi pubblicità in questa campagna elettorale.

A queste condizioni la minoranza non solo ha abbandonato l’aula ma ha ribadito che si dimostra l’arroganza di questa amministrazione tutta finalizzata a favorire i propri interessi elettoralistici e non le esigenze dei cittadini onesti e della comunità arianese tutta.

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