Avellino, a Villa Amendola proseguono i “Cantieri Culturali Permanenti”, giovedi 11 ottobre presentazione del libro di Eduardo Savarese “Le cose di prima”

Dopo il successo del primo appuntamento, che ha registrato una folta partecipazione, proseguono i “Cantieri Culturali Permanenti” promossi dall’Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Ciampi e curati dall’assessore alle Politiche Culturali, Michela Mancusi. Domani (giovedì 11 ottobre), sempre a Villa Amendola – occasione per far conoscere la splendida struttura a chi non l’abbia visitata – a partire dalle 15, secondo incontro con associazioni, comitati e cittadini di Avellino, per condividere un percorso di politiche culturali per la città che parta dal basso e che sia ampiamente condiviso. Dopo i “Cantieri”, quindi alle 17, primo appuntamento della Rassegna “Pensieri Abitati”. A discutere con Eduardo Savarese, autore del romanzo “Le cose di prima”, l’Assessore Mancusi ed il giornalista de “Il Mattino”, Gianni Colucci. Durante la presentazione del libro è previsto l’intervento dell’attore Salvatore Mazza, che leggerà brani scelti dal romanzo di Savarese.

“Con la presentazione del libro di Eduardo Savarese “Le cose di prima”, che racconta la storia di un adolescente la cui giovane vita è segnata dalla malattia e dall’abbandono del padre, parte la Rassegna “Pensieri Abitati” che è parte del più ampio progetto a cui ho inteso opportuno dare il nome di “Lo sguardo che abita il mondo” – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Culturali Michela Mancusi – Con un ciclo di incontri a tema, che coprirà un arco temporale che va da ottobre a novembre – ha proseguito la delegata alle Politiche Culturali di Palazzo di Città – si spazierà su tematiche legate alla filosofia, all’antropologia e alla sociologia, dando spazio e voce ad affermati protagonisti dell’editoria, che si confronteranno con un pubblico, che mi auguro sia vasto e variegato su tematiche dello “stare al mondo, e starci dentro”. Mi auguro – ha aggiunto  e concluso l’Assessore – che la cittadinanza possa cogliere il valore della proposta culturale offerta, che è di totale apertura e dialogo con la città e con i suoi abitanti, il tutto finalizzato ad un reale e fattivo sostegno a quelle energie positive di cui è ricca Avellino”.

Eduardo Savarese vive a Napoli, è magistrato e studioso di diritto internazionale. Per le edizioni e/o ha pubblicato i romanzi Non passare per il sangue (2012) e Le inutili vergogne (2014), e il saggio-racconto Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma (2015). Tiene un corso di scrittura creativa per diversamente abili presso l’associazione Onlus A Ruota Libera e collabora con Il Corriere del Mezzogiorno.

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