Avellino – Catania, le pagelle ai Lupi: dal disastro si salva solo Maniero per il bel gol

Leoni 5.5

Non ha particolari colpe sui due gol subiti, specie sulla sfortunata deviazione di Miceli; compie una parata davvero importante, ma lascia sempre spazio a dubbi e titubanze anche da parte di qualche suo compagno del pacchetto difensivo;

Dossena 5.5

Buona personalità ed anche discreta tempistica negli interventi; certo, la scarsa rapidità nei movimenti lo limita un po’, ma è giovane e puo’ ancora crescere tecnicamente;

Miceli 4.5 

Il brutto voto non dipende certamente dalla sfortunatissima deviazione che inganna il suo portiere e regala il gol del vantaggio agli Etnei; semmai gli si possono attribuire responsabilità dirette sulla seconda rete dei Siciliani; attualmente appare decisamente fuori forma;

Nikolic 5.5

Il giovanissimo difensore croato ha grandi margini di miglioramento, anche se fa già intravvedere una buona personalità e una discreta padronanza del ruolo e della posizione in campo; sul secondo gol del Catania, al pari dei suoi compagni di reparto, non possiamo ritenerlo esente da colpe;

Ciancio 5.5

Gioca il primo tempo da esterno destro e ad inizio ripresa viene dirottato da Braglia nell’inconsueto ruolo di mediano: sostanzialmente non se la cava proprio male;

De Francesco 5

Tornava in campo dopo diverso tempo per via di un infortunio; apprezzabile l’impegno e la generosità, specie nel finale, ma sono evidenti le lacune nell’impostazione della manovra biancoverde, che spesso risulta farraginosa anche per la mancanza di idee e visione di gioco dell’ex Reggina;

M. Silvestri 5 

Ci mette voglia e determinazione ma spesso vengono fuori limiti e lacune che risultano penalizzanti per la manovra biancoverde;

(dal 54′  Rizzo 5 

Anche l’ingresso del ragazzo siciliano regala un po’ di freschezza e velocità lungo l’out destro, ma non riesce mai a mettere un cross insidioso nell’area etnea);

Burgio 5.5 

Davvero positiva la prima parte di gara per il 19enne ex Atalanta, ma poi con il passare dei minuti la sua prestazione perde di intensità e viene giustamente sostituito;

(dal 66′  Tito 5

Il suo ingresso porta un po’ di verve e profondità alla fascia mancina dei Lupi, ma non riesce mai a mettere in mezzo un cross preciso);

Fella 5.5

Si spende ammirevolmente in un lavoro defatigante che lo porta ad agire anche a cinquanta metri dalla rete avversaria: si spiega anche cosi la circostanza che i Lupi non arrivano mai ad effettuare una conclusione nello specchio della porta del Catania;

Bernardotto 5.5 

Non riesce a ripetere la dirompente e volitiva gara di Pagani, anche se gli va dato atto di un impegno e di una generosità sempre encomiabile;

Santaniello 4.5 

Altra prestazione assai deludente dell’ex Picerno, che vaga per il campo senza mai incidere nella fase offensiva dell’Avellino e senza mai supportare concretamente il generosissimo Bernardotto;

(dal 66′ Maniero 6.5

Gioca appena un quarto di gara, ma si merita più della sufficienza per quell’azione personale conclusa con un gran bel gol, che, guarda caso, costituisce anche l’unica conclusione dell’Avellino nello specchio della porta avversaria durante l’intero arco del match);

Braglia 5 

Il voto poteva essere anche più severo, ma portiamo rispetto per i capelli bianchi del tecnico toscano. Questa sconfitta dei Lupi porta anche la firma di Braglia: al di là delle assenze soprattutto a centrocampo, a nostro avviso il trainer biancoverde ha sbagliato non solo e non tanto il sistema di gioco, ma anche l’assegnazione dei compiti tattici agli attaccanti, lasciando un eccellente tiratore come Fella distante anche cinquanta metri dalla porta, con Santaniello, svagato ed evanescente, molto più vicino all’area avversaria. Per non parlare di Maniero che ha fatto entrare a soli 20 minuti dalla fine del match. Risultato delle scelte di Braglia? Un solo tiro nello specchio della porta avversaria, guarda caso il gol di Maniero.

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