Avellino – Cavese, le pagelle ai Lupi: Forte, Aloi e Adamo i primi della classe

Forte 7

Impegnato in due situazioni, una per tempo, davvero pericolose, con un avversario solo davanti a lui, riesce a compiere interventi decisivi, che impediscono agli avversari di fare gol; il portierone biancoverde ancora una volta si rivela un fattore determinante;

Illanes 6 

Gli sono bastati pochi allenamenti per convincere Braglia a dargli una maglia da titolare, e sostanzialmente non ha affatto deluso le apsettative del suo nuovo tecnico; del resto il difensore argentino è “carta conosciuta” ad Avellino: sicuramente sarà un riferimento per i Lupi;

Miceli 5

Le due occasioni pericolose dei Cavesi sventate da Forte hanno visto il capitano colpevole di scarsa attenzione, perchè in entrambi i casi si fa sorprendere dalla velocità degli avanti avversari;

L. Silvestri 5.5 

La sua prova, non malvagia, è sicuramente macchiata da quella leggerezza nel primo tempo, allorquando perde la palla in piena area biancoverde e si fa superare da Calderini, che, per fortuna, lasciandosi cadere, induce l’arbitro a credere alla simulazione;

(dall’89’ Rocchi S.V.); 

Ciancio 5.5

Non una delle migliori prestazioni per l’ex Carrarese che risente, sia pure solo di riflesso, della scarsa vena dei compagni in fase difensiva;

Adamo 6.5 

Dopo la rete rifilata alla sua ex squadra, il giovane esterno biancoverde, si traveste ancora da goleador e con la sua rete, di pregevole fattura, regala tre punti d’oro ai Lupi; dinamico e generoso offre un ottimo contributo anche nel ruolo di mezzala;

(dal 62′ Carriero  6 

Davvero positivo il suo ingresso in campo; nei pochi minuti giocati mostra una buona personalità ed un’ottima propensione all’inserimento ed al tiro);

Aloi 6.5 

Anche nel derby fa vedere che il suo livello tecnico-tattico è di categoria superiore; e pure da play mostra la personalità ed il carisma proprio del leader in campo;

D’Angelo 6 

Il solito centrocampista dinamico e poliedrico che svolge al meglio la doppia funzione di mediano e mezzala nella stessa partita; il ragazzo di Palermo anche con la Cavese si rivela riferimento prezioso;

Tito 6

Sul gol di Adamo che vale i tre punti per i Lupi c’è anche la firma dell’esterno stabiese che confeziona un altro assiste vincente; nel secondo tempo si sacrifica in un impegnativo lavoro di copertura, abbassandosi spesso a livello dei tre centrali biancoverdi;

(dall’89’  Baraye S.V.); 

Santaniello  5.5 

Ha il merito di inserirsi nell’azione che porta al gol dei Lupi, ma poi commette tanti errori di disimpegno, anche elementari; porta sulle spalle un numero impegnativo, quello che una volta era dei centravanti, ma ad Avellino non ha ancora fatto vedere le sue (presunte) doti di goleador;

(dal 63′ Fella 6 

A differenza di Santaniello, l’attaccante salernitano è uno che la porta la vede, eccome, ma questo pomeriggio trova il portiere della Cavese a negargli il gol con una parata veramente miracolosa);

Bernardotto  6 

Il bisonte romano anche in questo derby fa il suo, dando il là all’azione che manda in gol Adamo; al solito, lotta come un gladiatore e si guadagna la pagnotta con onore;

(dal 63′ Maniero 5.5 

Molto, forse troppo, fumo, e poco, assai poco costrutto: nei pochi minuti che è in campo, si rivela macchinoso e scarsamente incisivo);

Braglia  5

Troppo brutta questa squadra per consentire al suo tecnico di meritare la sufficienza, pur in una gara che restituisce tre punti importanti. A questo Avellino, il mister toscano finora non ha dato nè un’identità di gioco (e su questo si può sorvolare, atteso che in terza serie è assai improbabile vedere “il bel gioco”) nè un minimo di mentalità vincente; e quest’ultimo particolare negativo, per una squadra che è costata tanti quattrini al suo presidente, non ci pare un aspetto di secondaria importanza. Per non parlare dell’assetto tattico dei biancoverdi in questo derby: giocare anche in casa contro l’ultima della classe utilizzando tre centrali di difesa, senza provare a dare spazio ad un centrocampista offensivo, o trequartista, come Errico, ci è sembrato concettualmente non condivisibile.

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