Avellino – Latina, le pagelle ai Lupi: tutti dietro la lavagna, soprattutto Bucaro

Lagomarsini   5.5

Non ha colpe specifiche, anche perchè  non viene mai chiamato in causa dagli avanti pontini; 

Patrignani     4.5

Ha grosse responsabilità sul gol subito dall’Avellino, perchè un attimo prima del rigore concesso ai Pontini, rinvia una palla alla carlona, finendo con il servire un avversario sulla trequarti biancoverde: da quel rinvio maldestro origina l’azione che porta al penalty dei Laziali; a questo si aggiunga una serie infinita di cross imprecisi;

Dionisi     5

Non ripete la grandissima prova offerta contro il Budoni: è suo l’intervento scoordinato sull’attaccante pontino che determina il calcio di rigore;

Dondoni    5.5

Mette lo zampino sulla serie di errori della retroguardia biancoverde alla base dell’azione culminata con il penalty ai Laziali; si riscatta parzialmente con il gol del pareggio;

(dal 93′  Capitanio   S.V.);

Parisi    5.5

Tanta corsa generosa lungo l’out mancino, ma spesso i suoi cross non sortiscono pericoli seri per la retroguardia nerazzurra;

Da Dalt   5

Inconsistente, quasi assente, non riesce mai a creare quella superiorità numerica fondamentale per affondare i colpi nella trequarti avversaria;

Di Paolantonio   5.5

E’ l’unico biancoverde che giochi con un minimo di raziocinio, tentando sempre di far viaggiare la palla in verticale e di velocizzare la manovra, ma spesso si ritrova a predicare nel deserto, senza contare che la mancanza di mediani di ruolo nell’Avellino odierno, lo costringe a “cantare e a portare la croce”;

(dal 69′   Sforzini   5

Il suo ingresso atteso con ansia spasmodica da parte dei tifosi biancoverdi non porta alcun miglioramento alla finalizzazione biancoverde, che rimane comunque inefficace);

Carbonelli    5

Non era al meglio della condizione fisica, tanto che a fine primo tempo è costretto ad alzare bandiera bianca;

(dal 44′  Buono   5

Non giocava da parecchio tempo,  ed in campo si è notata subito la sua particolare lentezza e macchinosità nel proporre un minimo di spinta in avanti)

De Vena    5

Del tutto inutile la sua presenza in campo nel primo tempo, visto che Bucaro ha avuto l’infelicissima idea di inventarlo esterno di destra, lasciandolo ad almeno 35 metri lontano dalla porta e negandogli la possibilità di andare al tiro; nella ripresa si è avvicinato maggiormente all’area pontina, ma ormai aveva già speso le migliori energie;

Mentana   5

Gioca unicamente perchè possiede lo status di under, ma il campo dice che al ragazzo manca la qualità per fungere da terminale offensivo dell’Avellino; riesce a trovarsi in un paio di azioni in area di rigore in cui l’arbitro avrebbe dovuto fischiare la massima punizione a favore dei Lupi, ma questo non vuol dire che il 19enne napoletano debba meritare la sufficienza;

(dal 58′  Tompte   4.5

Riesce a fare ancora peggio di Mentana, il che ci pare assai significativo della pessima scelta di Bucaro);

Ciotola    5

Appare fuori forma e scarsamente incisivo lungo l’out destro del fronte offensivo biancoverde;

(dal 46′   Gerbaudo   5

Avrebbe dovuto supportare Di Paolantonio nella proposizione della manovra, ma il suo apporto risulta poca cosa);

Bucaro    4.5

Il tecnico subentrato al tanto criticato Graziani, finora non ci pare che sia stato capace di dare l’attesa svolta, anche e soprattutto in termini di idee tattiche efficaci; anzi, a nostro avviso, per stare alla prestazione odierna dell’Avellino (che è arrivato al tiro soltanto a dieci minuti dalla fine, in occasione del gol di Dondoni), diversi ragazzi in maglia biancoverde non sono stati messi in condizione dall’attuale tecnico di esprimere al meglio le loro qualità, soprattutto sul fronte d’attacco: prescindendo dal “vecchio” Ciotola, che ha mostrato di non essere al meglio fisicamente, Mentana proposto in qualità di terminale offensivo del tridente ci è parsa una mossa deleteria, atteso che il 19enne napoletano anche stavolta non ne ha beccata una; ma il “capolavoro” tattico Bucaro lo ha compiuto con la scelta scellerata di De Vena nel ruolo di esterno destro, facendolo agire ad oltre 35 metri dalla porta avversaria: un errore madornale, atteso che De Vena è l’unico attaccante, nella rosa attuale dell’Avellino, dotato di un tiro dai 18-20 metri, in grado di fare centro; Bucaro avrebbe potuto tranquillamente “limitare i danni” proponendo il sostituto naturale di Tribuzzi, vale a dire il giovane Migliaccio, attaccante esterno capace di saltare l’uomo e di creare la superiorità numerica, collocandolo a supporto di De Vena, posizionato, a sua volta, nel suo ruolo naturale. Invece, con le sue scelte, il tecnico palermitano, in un colpo solo, ha perso sia il centravanti che l’esterno destro!

 

 

 

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