Avellino, lavoro stabile, riforme economiche, tutela ambientale e agricoltura: ecco la ricetta di Galati (Forza Italia)

Avellino, Atripalda, Santo Stefano del Sole e Monteforte Irpino: oggi Giuseppe Galati, candidato del Centrodestra al Senato nel collegio uninominale Campania 3, è stato protagonista in 4 diversi appuntamenti sul territorio, nel corso dei quali ha toccato temi chiave di questa campagna elettorale. All’Hotel de la Ville di Avellino, dove c’era anche la candidata alla Camera Alfonsina Cornacchia, Galati ha espresso le sue idee in merito ai giovani e al lavoro: “Dobbiamo mettere in campo interventi concreti – ha detto – per combattere la disoccupazione giovanile che ancora attanaglia l’Italia e nel Mezzogiorno fa registrare dati drammatici. Per voltare pagina l’unica strada è incentivare il lavoro a tempo indeterminato. Il Jobs act ha creato quasi esclusivamente contratti a termine che non danno stabilità alle aziende e che non permettono ai giovani di fare progetti per il futuro. Il nostro impegno è chiaro: le imprese avranno sgravi fiscali e contributivi per tre anni di apprendistato e per altri tre anni di assunzione. Creeremo di nuovo le condizioni affinché il lavoro stabile non sia solo un sogno».

Alle 18.30, poi, Galati si è spostato ad Atripalda, presso il Lab Creative, per il dibattito organizzato da Primavera Irpina, dal titolo “Il Centrodestra verso il Governo del Paese”. L’incontro ha visto la partecipazione del presidente del movimento Sabino Morano e di altri candidati tra i quali Ettore de Conciliis, Giuseppe Vecchione e Pino Bicchielli. In una sala gremita, Galati ha spiegato perché la sua coalizione sia davvero l’unica in grado di assicurare un Governo forte e le giuste riforme all’Italia: “Il Paese è in difficoltà, il Sud stenta. È evidente che il Centrosinistra ha fallito gli obiettivi annunciati e perpetrato una serie di scelte sbagliate. Gli italiani che vivono sotto la soglia di povertà sono aumentati e la classe media è sparita a causa di tasse e precariato. Serve un patto di giustizia sociale che solo le nostre politiche liberiste possono garantire. Anche perché dall’altra parte troviamo il populismo dei 5 Stelle che stanno catalizzando un voto di protesta ma non hanno proposte chiare, esperienza sufficiente e le giuste competenza per guidare il Paese”.

A Santo Stefano del Sole, invece, l’onorevole ha incontrato i riferimenti locali e nazionali della “Cabina di regia unitaria del mondo venatorio”, con i quali ha sottoscritto le linee di indirizzo volte a salvaguardare l’ambiente e il paesaggio e a valorizzare l’agricoltura e le sue produzioni. “Secondo i dati dell’Università di Urbino – ha affermato Galati – il valore economico-occupazionale del comparto sportivo-venatorio e dei settori ad esso collegati, con quasi 100.000 addetti, è di circa 8 miliardi di euro e rappresenta lo 0,51 del Pil nazionale. Inoltre, una caccia responsabile e sostenibile, regolata da norme nazionali ed internazionali, favorisce un’attenta governance del territorio e contribuisce alla tutela della biodiversità e della qualità della vita della popolazione”.

In chiusura, la tappa di Monteforte Irpino, presso la Casa della Cultura, con i candidati della coalizione Ines Fruncillo, Pietro Foglia e Cosimo Sibilia. Qui, Galati ha voluto sottolineare l’importanza riservata all’agricoltura, alle tipicità delle sue produzioni e all’agroalimentare nel programma del Centrodestra. “Abbiamo riacceso i riflettori sulla tutela del Made in Italy – ha dichiarato – per difendere il lavoro e i prodotti italiani dalla concorrenza sleale estera e da alcune direttive comunitarie. Con noi al Governo sarà garantito il pieno sostegno alle Pmi attraverso aiuti fiscali, incentivando l’innovazione e sostenendo l’accesso alle risorse energetiche a condizioni di concorrenza. Previsti, poi, anche incentivi al consumo di prodotti agricoli a chilometro zero e misure per contrastare l’abusivismo commerciale. Nel settore agroalimentare, invece, puntiamo sulla promozione della tracciabilità del prodotto con l’indicazione di origine obbligatoria. Mentre sul fronte della riforma della Politica agricola comune – ha concluso – l’obiettivo è assistere e agevolare gli adempimenti nel comparto per richiedere finanziamenti europei”.

 

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