Avellino – Ternana 2 – 0, vittoria indiscutibile dei Lupi, soprattutto sul piano della personalità

Avellino – Ternana   2 – 0

Avellino: Dini, Illanes, Laezza (dal 48′ Zullo), Bertolo (dal 59′ Rizzo), Celjak, Di Paolantonio, Garofalo, Parisi, Micovschi (dal 58′ Rossetti), Izzillo (dal 46′ Ferretti), Albadoro (dal 58′ Pozzebon). A disposizione: Tonti, Pellecchia, Rossetti, Njie, Evangelista, Federico. All.: Capuano.

Ternana: Iannarilli, Russo, Sini, Bergamelli (dal 63′ Damian), Parodi, Paghera, Proietti (dal 63′ Vantaggiato), Palumbo, Mammarella, Partipilo, Ferrante (dal 63′ Marilungo). A disposizione: Tozzo, Marcone, Verna, Diakité, Furlan, Mucciante, Torromino, Nesta, Salzano. All.: Gallo.

Arbitro: Zufferli di Udine. Assistenti: Gualtieri di Asti e Massimino di Cuneo.

Marcatori: al 12′ Albadoro, all’87′ Di Paolantonio (Rig.)

Ammoniti: Parodi (T), Rossetti, Illanes, Dini, Palumbo (T). Angoli: 5-9. Rec.: 2′ pt; 5′ st.

 

Diciamolo subito: la vittoria dei Lupi contro la Ternana ci è apparsa indiscutibile, anche e soprattutto per la grande personalità mostrata in campo dalla compagine biancoverde. L’Avellino di mister Capuano (a cui vanno i nostri sinceri complimenti) ha affrontato questo match assai difficile (almeno per quel che indicava la classifica) con il piglio giusto e con tanta convinzione nei propri mezzi. 

Sin dal fischio d’inizio i Lupi si sono catapultati in avanti, mettendo in grosse difficoltà la Ternana, che avrebbe potuto capitolare già al primissimo affondo con Izzillo che, tutto solo al centro dell’area, ha scaricato un piattone destro sul portiere umbro. Ma l’azione biancoverde, orchestrata da un Di Paolantonio molto ispirato e dagli esterni Celjak (in splendida forma) e Parisi, che hanno affondato con impeto lungo le due fasce, è diventata, via via con il passare dei primi minuti, sempre più dilagante, trovando il gol al 12′: calcio franco dalla trequarti destra eseguito alla perfezione da capitan Di Paolantonio con un destro a rientrare, che al centro dell’area ha trovato la testa di Albadoro, il quale, con una torsione degna di un bomber di razza, ha messo inesorabilmente in rete alla sinistra del portiere umbro. 

Il gol subito ha ovviamente scosso le Fere che, mosse dall’orgoglio dei “forti”, hanno alzato di parecchio il proprio baricentro, prendendo a stazionare con frequenza pericolosa nella trequarti irpina. L’Avellino ha retto con intelligenza, ordine e concentrazione all’urto degli avversari, riducendo al “minimo sindacale” le minacce degli Umbri alla porta di Dini. La pressione dei Rossoverdi, anche per via del tasso tecnico complessivamente superiore, si è fatta notare in diversi frangenti. Per contro, l’Avellino ha stentato ad uscire per riproporre qualche ripartenza pericolosa. Ad ogni buon conto, i padroni di casa sono riusciti, pur con qualche affanno, a chiudere la prima frazione di gioco meritatamente in vantaggio. 

Ad inizio ripresa, mister Capuano, anche nell’intento di dare maggiore imprevedibilità al fronte offensivo del suo Avellino, ha proposto Ferretti in luogo di Izzillo. E prima dello scoccare dell’ora di gioco (dopo che era stato costretto a togliere dal campo per infortunio anche Laezza, sostituito da Zullo) il tecnico di Pescopagano ha effettuato addirittura tre cambi: dentro Pozzebon, Rizzo e Rossetti, e fuori Bertolo, Micovschi ed Albadoro. Con cinque pedine nuove, l’Avellino ha potuto rifare il pieno di energia ed è riuscito, pur con qualche patema, a tenere botta con ardore alla Ternana, portando anche alcune minacce serie alla retroguardia Rossoverde.

L’ultimo terzo del match ha vissuto sul filo dell’equilibrio, con occasioni da ambo i lati. La Ternana più volte è andata vicino al pareggio, ma l’Avellino ha ribattuto colpo su colpo, sciupando, in qualche occasione, anche banalmente, ripartenze micidiali. Sul finire di gara, correva l’87’, è arrivato il raddoppio dei Lupi, che ha messo la parola fine al confronto, grazie ad un calcio di rigore, ottenuto con caparbietà e mestiere da Ferretti, sul quale ha fatto fallo l’ex Paghera. Dal dischetto capitan Di Paolantonio si è fatto perdonare gli ultimi errori fatali dagli undici metri: con un piattone destro ha completamente spiazzato il pipelet umbro. 

 

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