Avellino – V. Francavilla 1 – 0, Lupi ancora deludenti: da salvare solo i tre punti

Avellino – Virtus Francavilla 1 – 0

Avellino: Forte, Ciancio, Silvestri (dal 74′ Bove), Dossena, Tito (dal 78′ Mignanelli), Carriero, De Francesco (dal 78′ Aloi), D’Angelo, Micovschi, Gagliano (dal 61′ Plescia), Di Gaudio. A disposizione: Pane, Rizzo, Sbraga, Scognamiglio, Mastalli, Matera, Maniero, Messina. All.: Braglia.

Virtus Francavilla: Nobile, Miceli, Caporale, Idda, Pierno, Carella (dal 74′ Tulissi), Prezioso, Tchetchoua, Enyan (dall’84’ Ingrosso); Ventola (dall’84’ Ekuban), Perez. A disposizione: Cassano, Milli, Feltrin, Gianfreda, Delvino, Mastropietro, Magnavita, Maiorino, Dacosta. All.: Taurino.

Arbitro: Sajmir Kumara di Verona. Assistenti: Mattia Massimino di Cuneo, Tiziana Trasciatti di Foligno. Q.u.Giorgio Di Cicco della di Lanciano.

Espulso: all’88’ Caporale (VF) per doppia ammonizione. Ammoniti: Ventola (VF), D’Angelo, Enyan (VF), Tchetchoua (VF) e Pierno (VF).
Angoli: 2-3. Rec.: 1′ pt; 5′ st.

Grazie ad un calcio di rigore realizzto da Gagliano al 29′ del primo tempo i Lupi riescono a battere la Virtus Francavilla, portando a casa tre punti che sono ossigeno puro per una classifica ancora deludente, almeno guardando a quelle che sarebbero le potenzialità della rosa dei Lupi. Ma se dobbiamo essere osservatori onesti, per i ragazzi di Braglia, ove si eccettui il risultato, restano pochissimi motivi per menare vanto per questa vittoria.

E sì, perchè se, per un attimo ci dimentichiamo dei tre punti restituiti da questo confronto, la prestazione è stata francamente deludente, e ci è parsa appena “meno pietosa” di quella assai vergognosa vista domenica scorsa a Viterbo contro il Monterosi.

Al cospetto di una squadra, quella brindisina, che probabilmente ha ottenuto finora più di quanto valga, D’Angelo e compagni sono scesi in campo assumendo lo stesso atteggiamento assunto nel primo tempo di Viterbo: compassati e disstratti, e soprattutto con scarse idee nella proposizione del gioco. Braglia ha mandato in campo De Francesco in luogo di Aloi, ma il centrocampo biancoverde comunque ha lasciato parecchio a desiderare.

Nella “sonnacchiosa” prima mezzora del match sono state le due ali, Micovschi, a destra, e Di Gaudio,a sinistra, a “movimentare” la trequarti e a mettere in qualche difficoltà la non irresistibile retroguardia pugliese. E proprio un’incursione irresistibile di Di Gaudio ha consentito ai Lupi di sbloccare la partita: l’esterno palermitano è entrato prepotentemente in area, ha guadagnato quasi la linea di fondo e mentre si è avvicinato alla porta avversaaria è stato atterrato da un avversario. Inevitabile il penalty, che è stato trasformato in maniera impeccabile dal giovane Gagliano con un tiro potente ed imparabile.

Raggiunto il vantaggio, i Lupi si sono alleggeriti in qualche modo del peso psicologico che gli strascichi di quanto successo in settimana avevaano lasciato nella loro testa. Il solito Di Gaudio ha avuto tra i piedi l’opportunità per il raddoppio ma il portiere avversario ha sventato la minaccia. La Virtus Francavilla, da canto suo, si è dimostrata compagine poco pericolosa in avanti, con un attacco sostanzialmente evanescente.

La ripresa ha proposto un canovaccio tattico certamente prevedibile, con i Pugliesi a tentare di fare gioco e con l’Avellino pronto a ripartire. Ma il gioco è latitato da ambo le parti e la squadra di Braglia ha avuto vita facile nel controllare la pochezza tecnica degli avversari. In questo contesto, i Lupi hanno avuto il torto di non saper, o non voler affondare i colpi alla ricerca del gol della tranquillità.

E così, il solito, brutto e scoordinato Avellino ha finito con il tenere ancora in gioco i modesti avversari che, ad una decina di minuti dal novantesimo, per una madornale papera di Forte (che non ha saputo trattenere un tiro dalla distanza) hanno rischiato di vedersi regalato su un piatto d’argento il gol del clamoroso pareggio. Ma l’attaccante brindisino ha “rifiutato” il cadeau, sparando addosso al pipelet biancoverde da un paio di metri.

Il triplice fischio dell’arbitro ha portato ai Lupi tre punti, tutto sommato meritati, ma non ha cancellato i tanti problemi che attanagliano un Avellino ancora alla ricerca di una sua identità di squadra. Insomma i motivi per essere contenti da parte dei tifosi avellinesi si fermano tristemente alla seconda vittoria in campionato.

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