Catania – Avellino 3 – 1, brutta sconfitta per i Lupi condannati nel finale da un rigore clamorosamente ingiusto

Catania – Avellino    3 – 1

Catania: Furlan, Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto, Rizzo, Biagianti (dal 69′ Vicente), Biondi (dal 46′ Sarno), Curcio (dal 56′ Mazzarani), Di Molfetta (dal 69′ Esposito), Curiale (dal 46′ Barisic). A disposizione: Martinez, Pino, Marchese, Manneh, Distefano, Di Grazia, Frisenna. All.: Lucarelli.

Avellino: Tonti, Illanes, Zullo, Bertolo (dal 46′ Rossetti), Celjak (dal 15′ Izzillo, dal 71′ Morero), Laezza, Di Paolantonio, De Marco (dall’85’ Albadoro), Parisi, Micovschi, Alfageme. A disposizione: Pizzella, Njie, Evangelista, Acampora, Russo. All.: Capuano.

Arbitro: Paterna di Teramo. Assistenti: Basile di Chieti e Di Giacinto di Teramo.

Marcatori: al 40′ pt Zullo, al 45′ Curiale (C), all’83′ (Rig) e al 93′ Sarno (C).

Espulso: all’ 83′ Parisi. Ammoniti: Biondi (C), Curiale (C), Izzillo, Biagianti (C), Mazzarani (C), Silvestri (C), Laezza, Alfageme, Esposito (C). Angoli: 8-1. Rec: 3′ pt; 4′ st.

 

Dopo la sconfitta al 90′ subita a Teramo, i Lupi escono sconfitti anche dal Massimino di Catania, grazie ad un incredibile calcio di rigore decretato dall’arbirtro a favore degli Etnei a sette minuti dal termine del tempo regolamentare.

Dopo una gara condotta con ottimo piglio e buona tenuta del campo, i  ragazzi di Capuano sono stati letteralmente defraudati di almeno un punto dalla cervellotica decisione della giacchetta nera abruzzese di concedere un calcio di rigore al Catania, apparso ai più inesistente.

Fino al cadeau del fischietto teramano Paterna, il Catania era stato tranquillamente imbrigliato da un Avellino sbarazzino, voglioso di tornare a casa con qualche punto in tasca, e soprattutto combattivo.

Dopo un primo tempo in cui i Lupi hanno saputo contenere le sterili folate offensive dei padroni di casa, a pochi minuti dal riposo, esattamente al 40′, l’Avellino si è ritrovato addirittura in vantaggio. Punizione per i Biancoverdi nella trequarti catanese, cross in mezzo di Di Paolantonio, mischia nell’area di porta rossoblu, palla vagante raccolta da Zullo che l’ha scaraventata in rete sotto misura.

Ma il vantaggio irpino, ancorchè inatteso, si è purtroppo rivelato effimero, perchè, proprio allo scadere della prima frazione, Curiale ha pareggiato i conti, insaccando una palla che si è ritrovato rocambolescamente tra i piedi ad un metro dalla porta avellinese. Pari sostanzialmente giusto per quanto mostrato dalle due contendenti nella prima metà del confronto.

Al ritorno in campo, Capuano (che già dopo meno di un quarto d’ora aveva dovuto sostituire Celjak con l’ultimo arrivato Izzillo) ha proposto Rossetti in luogo di un Bertolo ancora lontano dalla forma migliore. La rimodulazione tattica del tecnico di Pescopagano ha offerto una spinta propulsiva maggiore ai Lupi, che nel primo quarto d’ora di gioco della ripresa sono andati vicinissimo al gol in tre occasioni, con Izzillo, Di Paolantonio e Micovschi.

I Lupi si sono mostrati audaci e spavaldi, cercando sempre le ripartenze per fare male ad un Catania, che, viceversa, ha cominciato a mostrare chiari segni di sofferenza e di incapacità a trovare il varco giusto. La gara sarebbe arrivata tranquillamente al capolinea con un nulla di fatto, ma l’ineffabile Paterna ha deciso inopinatamente di dare una “sterzata” all’inerzia del finale gara, decretando un calcio di rigore per gli Etnei in occasione di un calcio d’angolo dalla sinistra, avendo notato (solo lui!!!) uno strattonamento di Morero al centro dell’area avellinese ai danni di Esposito. Dalle immagini, però, si nota chiaramente che è stato il Catanese a fare fallo sul difensore argentino.

“Ciliegina sulla torta”:  espulsione di Parisi per proteste e Lupi addirittura in dieci uomini. Vincenzino Esposito ha trafitto dagli undici metri Tonti, e la partita si è chiusa lì, anche se lo stesso funambolo tascabile napoletano ha incrementato il proprio bottino di reti sul finire dei minuti di recupero.

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