Finale Scudetto: Lecco – Avellino 1 – 3 d.c.r., i Lupi sono Campioni d’Italia dilettanti

Lecco – Avellino    1 – 3  d.c.r.

Lecco: Safarikas, Corna, Malgrati, Carboni, Ruiu, Segato, Pedrocchi, Molero, Silvestro (dal 60′ Lisai), Capogna, D’Anna. A disposizione: Jusufi, Poletto, Draghetti, Fall, Meneghetti, Nocerino, Merli Sala, Ba. All.: Gaburro. 

Avellino: Lagomarsini, Betti, Dionisi, Morero, Parisi, Tribuzzi, Matute, Di Paolantonio, Carbonelli (dal 57′ Buono), Alfageme (dal 71′ Sforzini), De Vena (dal 70′ Ciotola). A disposizione: Longobardi, Patrignani, Ciotola (dal 57′ Pepe),  Dondoni, Capitanio,  Da Dalt. All.: Bucaro.

Arbitro: Emmanuele di Pisa. Assistenti: Pedone-Dell’Orco. Quarto uomo: Zucchetti di Foligno.

Marcatori: al 55′ Capogna (L), al 58′ Morero.

Sequenza rigori: Segato (L) (palo); Morero (rete), Pedrocchi (L) (parato), Pepe (parato), Lisai (L) (palo), Di Paolantonio (rete), Fall (L) (sbagliato).

Ammoniti: Parisi, Segato (L), Moleri (L), Pedrocchi (L), Pepe, Di Paolantonio. Angoli: 3-0. Rec.: 1′ pt; 5′ st.

 

 

I Lupi si impongono in finale sul Lecco ai calci di rigore. Ma dicamo subito che è stata vittoria, ancorchè rocambolesca, sostanzialmente meritata per Morero e compagni. E sì, perchè l’Avellino non ha affatto sfigurato al cospetto di un avversario, il Lecco, che il proprio girone lo aveva stravinto, conquistando la promozione in Serie C già nel mese di marzo. La squadra di Giovanni Bucaro ha ancora una volta dato prova della propria forza mentale e tecnica, dando un’ulteriore dimostrazione che in Serie D compagini più forti dei Lupi esistevano solo sulla carta,  o nelle menti di coloro che ritenevano il girone G, quello vinto soltanto allo spareggio con il Lanusei, un raggruppamento non competitivo. Invece, il raffronto diretto dei Biancoverdi con gli altri vincitori, ha restituito un valore assoluto al complesso avellinese.

La finale scudetto, giocata al Curi di Perugia, ha proposto due contendenti che non si sono risparmiate, ed hanno cercato in tutto i modi di superarsi. L’Avellino ha fatto mostrato una proposizione offensiva davvero bella da vedersi, ma anche il Lecco si è fatto ammirare per un gioco sempre verticale, fatto di pochi tocchi e di ottima efficacia. 

Nel complesso delle occasioni da gol, l’Avellino si è fatto preferire, perchè, con due opportunità per tempo, sciupate malamente dai protagonisti (nel primo tempo, con De Vena e Parisi; nel secondo con Tribuzzi due volte), è arrivato più vicina alla realizzazione. Invece, il primo gol della gara lo ha realizzato Capogna, con un tap-in sottomisura, dopo una percussione sulla sinistra da parte di D’Anna. Ma i Lupi, scossi dall’inopinato vantaggio degli avversari, hanno subito serrato le fila e ripreso il comando delle operazioni, e in appena tre minuti sono tornati in parità, grazie ad un bellissimo gol di testa di capitan Morero, che, ha raccolto una punizione dalla trequarti destra di Di Paolantonio, ha mandato la sfera ad insaccarsi all’incrocio dei pali.

Dopo il botta e risposta, i Lupi hanno ripreso in mano l’inerzia della gara e, con Tribuzzi dalla destra hanno avuto un paio di occasioni per passare in vantaggio, ma l’ex Latina, è stato troppo impreciso nel tiro e soprattutto, non ha saputo scaricare al centro   per il compagno meglio piazzato.

La gara è stata sempre piacevole ed incerta, perchè i capovolgimenti di fronte sono stati numerosi e sempre interessanti e pericolosi per le due difese.

Dopo cinque minuti di recupero, l’arbitro ha fischiato la fine del match, rimandando le due contendenti alla lotteria dei rigori. Ha iniziato il Lecco, che, con Segato ha preso il palo alla sinistra di Lagomarsini. Capitano Morero ha fatto il proprio dovere ed ha trasformato senza problemi il proprio penalty. Nel secondo turno il Lecco, con Pedrocchi non è riuscito a realizzare perchè Lagomarsini ha intuito il tiro e lo ha neutralizzato alla propria destra. Nel secondo turno biancoverde, Pepe, a sua volta si è fatto parare il rigore. Al terzo turno, il lecchese Lisai ha mandato la sfera sul palo, mentre Di Paolantonio, per i biancoverdi, ha trasformato, portando su due lunghezze il vantaggio dal dischetto. Al quarto turno, Fall per la Lucchese ha sparato alto sopra la traversa, consegnando lo scudetto dei Dilettanti all’Avellino.

 
 

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