Frosinone – Avellino 1 – 1, uno strameritato pareggio in casa dei più forti: i Lupi sono tornati!

Frosinone – Avellino    1 – 1

 

Frosinone: Bardi, Brighenti, Ariaudo, Krajnc, M. Ciofani (dal 36′ Russo), M. Gori (dal 91′ Besea), Maiello, Beghetto, Ciano, Dionisi (dal 75′ Citro), D. Ciofani. A disposizione: Zappino, Vigorito, Crivello, Tarasco, Volpe, Matarese, Errico, A. Gori, Mastrantonio. All.: Longo.

Avellino: Lezzerini, Ngawa, Migliorini, Kresic, Laverone (dal 59′  Paghera), Moretti (dal 77′  Bidaoui), Di Tacchio, Lasik (dal 39′  Falasco), Molina, Castaldo, Ardemagni. A disposizione: Radu, Iuliano, Marchizza, Camarà, Gliha, Asencio, Evangelista. All.: Novellino.

Arbitro: Baroni di Firenze. Assistenti: Citro di Battipaglia e Colarossi di Roma. Quarto uomo: Capone di Palermo.

Marcatori: al 5′  Castaldo (rig.),  al 49′  D. Ciofani.

Ammoniti: Lasik,  Migliorini,  Beghetto (F), Di Tacchio. Angoli: 11-2. Rec.: 5′ pt e 3′ st.

 

 

Grande prestazione dei Lupi in casa della squadra più forte della serie B. L’Avellino di Novellino è uscito imbattuto dal nuovo stadio Stirpe del capoluogo ciociaro, al termine di una partita giocata a viso aperto, ribattendo colpo su colpo alla corazzata di Moreno Longo, e mai rinunciando a tentare di vincere. Per contenuti di gioco, consapevolezza e caparbietà dei ragazzi in maglia verde, quella di questa sera è stata sicuramente la migliore prestazione dell’Avellino in questa stagione, almeno per le partite giocate lontano dall’Irpinia.

L’atteggiamento iniziale degli uomini di Novellino è stato quello giusto, soprattutto sul piano del coraggio e della determinazione, tanto è vero che al primo calcio d’angolo, dopo soli 4 minuti, i Lupi si sono procurati il sacrosanto calcio di rigore (fallo in area di mano di Matteo Ciofani sugli sviluppi di un calcio d’angolo) che Gigi Castaldo ha trasformato con freddezza e precisione.

Il gol quasi a freddo subito ha scosso i padroni di casa che si sono riversati immediatamente nella metà campo avellinese, dando corpo ad iniziative ed affondi veementi che hanno messo alle corde i Lupi, chiusi nella loro trincea. I Frusinati, soprattutto per opera dell’ex Ciano hanno messo in serio affanno i biancoverdi, che hanno rischiato di capitolare già dopo pochi minuti dal loro vantaggio. Ma un paio di volte l’ottimo Lezzerini e una volta la traversa (colpita dal citato Ciano) hanno detto no alle pretese dei Ciociari.

Dopo la prima sfuriata dei frusinati, al 20′ Migliorini, a seguito di un calibratissimo calcio di punizione dalla trequarti sinistra di Di Tacchio, potrebbe raddoppiare, ma il suo tiro di destro di controbalzo va a scheggiare la parte alta della trasversale. L’Avellino, pur coperto e attento nella propria trequarti, non rinuncia per niente a contrattaccare, e in un paio di occasioni, con Ardemagni e Moretti, rischia di far male di nuovo ai Laziali. Ma, successivamente, intorno alla mezzora, un gran calcio a rientrare di destro di Dionisi va stamparsi sul secondo palo, a Lezzerini battuto.

Il finale del primo tempo è di chiara marca dei padroni di casa, che si vedono negare il gol del pari da una strepitosa parata di Lezzerini su tiro di Beghetto, e successiva smanacciata del pipelet irpino su ribattuta di Daniel Ciofani, Al 37′ drammatico incidente di gioco per Lasik, che nell’anticipare un frusinate lanciato al tiro a botta sicura dai sedici metri, si frattura perone e tibia e viene trasportato d’urgenza in ospedale (più tardi si saprà che dovrà essere operato d’urgenza domani mattina a Villa Stuart). Il primo tempo si chiude dopo cinque minuti di recupero, con i Lupi che riescono a portare il vantaggio almeno fino all’intervallo.

La ripresa, com’era prevedibile, si apre con un Frosinone ancor più costantemente in attacco alla ricerca del pari. Che arriva dopo soli quattro minuti con un colpo di testa di Daniel Ciofani, su calcio d’angolo. La gara sembrerebbe ormai in pugno agli uomini di Moreno Longo, ma i Lupi non si danno per vinti e, pur soffrendo maledettamente l’incessante pressione frusinate, quando possono, cercano di uscire fuori dalla propria trincea, accennnando a qualche ripartenza, anche grazie ad un infaticabile Molina, che fa pentole e coperchi nella propria trequarti, e ad un Castaldo tornato improvvisamente quello di qualche anno fa. Al 56′ Ardemagni viene atterrato in area da Beghetto, ma l’arbitro concede solo una punizione dal limite. Due minuti dopo è Falasco (ottima prova la sua) a far tremare letteralmente il polso destro di Bardi, miracoloso nel respingere il bolide di sinistro dell’ex esterno cesenate.

I Lupi soffrono gli attacchi del Frosinone, ma continuano a giocarsela, provando a reagire. Nell’ultimo quarto di gara, anche in ragione di una certa stanchezza che comincia ad affiorare tra i Ciociari, i Biancoverdi prendono a presidiare con maggiore consistenza e densità la linea mediana e tornano ad essere protagonisti del match. In due minuti, Castaldo arriva vicinissimo al gol, con due colpi di testa: uno fuori di poco, un altro respinto miracolosamente dal portiere ciociaro, con Paghera che, sul tap-in,  si fa anticipare in angolo.  Poco dopo la mezzora della ripresa, Novellino, mostrando di avere grande sagacia tattica e soprattutto coraggio da vendere, getta nella mischia Bidaoui al posto di Moretti, con il chiaro intento di cercare di portare via l’intera posta in palio. Un paio di possibili ripartenze letali da parte dei Lupi, vengono, però, vanificate da errori di misura nell’ultimo passaggio e svanisce la possibilità concreta di far di nuovo male ai padroni di casa.

Dopo tre minuti di recupero arriva il triplice fischio di Baroni, con l’Avellino che chiude il match con un pizzico di rammarico per ciò che poteva essere e non è stato. Ma va bene così, per i Lupi era importante far vedere di essere tornati competitivi anche con le grandi. Dimostrando, anzi confermando ottime qualità tecniche, che, se supportate da grinta, caparbietà ed orgoglio, possono portare l’Avellino a diventare la mina vagante del campionato.

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