Lacedonia, maltrattamento di animali e inquinamento ambientale: responsabile azienda zootecnica denunciata dai Carabinieri Forestali

Maltrattamento degli animali, Somministrazione di farmaci non consentiti, Smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, mancanza dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera nonché Mancanza del piano di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento: sono questi i reati ipotizzati e di cui dovrà rispondere la responsabile azienda zootecnica per l’allevamento di suini ubicata a Lacedonia, all’esito di un controllo eseguito dai Carabinieri della locale Stazione Forestale.

L’attività, condotta congiuntamente ai Carabinieri della Stazione Forestale di Volturara Irpina, rientra nell’ambito di una campagna di controlli nel settore agricolo, agro-alimentare e forestale.

All’esito delle verifiche i militari dell’Arma, in stretta sinergia con personale veterinario dell’A.S.L. di Avellino, hanno riscontrato una serie irregolarità connesse alla gestione illecita dell’allevamento di suini anche con pregiudizi relativi al benessere degli stessi animali, alla gestione illecita di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, nonché alla gestione illecita delle emissioni in atmosfera e degli affluenti dell’allevamento quale utilizzazione agronomica per mancanza delle relative autorizzazioni. 

In particolare, dall’attività di controllo (alla quale hanno preso parte anche i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Avellino nonché quelli del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sant’Angelo dei Lombardi e della Stazione Carabinieri di Bisaccia) è emerso che l’azienda ospitava complessivamente circa mille suini: in quasi tutti i box erano presenti più animali rispetto alla capienza massima consentita. E poi: abbeveratoi privi di acqua, box non adeguatamente aerati, in cattivo stato di manutenzione e con concreti pericoli per gli animali, alcuni dei quali feriti, altri malati ed uno già morto da alcune ore.

Si è proceduto pertanto al sequestro sanitario di alcuni suini, che sono stati sottoposti a prelievi ematici per le successive analisi di laboratorio, oltre al sequestro di numerosi farmaci veterinari dei quali non era giustificata la detenzione in quanto l’azienda non aveva mai ricevuto la prescritta autorizzazione da parte dell’A.S.L..

Alla luce delle evidenze emerse, oltre alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, sono scattate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 50mila euro; sono state altresì impartite le prescrizioni di Legge, a tutela del benessere degli animali nonché specifiche imposizioni ed al fine di eliminare il sovraffollamento dalle stalle entro il termine di 72 ore dal controllo.

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