Marcolini: “Sono consapevole che il campionato di serie B è difficile, ma questo sarà per me uno stimolo a fare bene”

Sorridente e per nulla intimorito dai tanti giornalisti  accorsi alla sua presentazione ufficiale, mister Marcolini, il neo allenatore biancoverde, si è sottoposto al fuoco di fila delle domande di quelli che saranno, d’ora in poi, i suoi nuovi “interlocutori”. In sala stampa, accanto all’ex tecnico dell’Alessandria, c’erano anche il presidente Walter Taccone ed il direttore sportivo, Enzo De Vito. Ecco le prime parole di Marcolini da mister avellinese:

Prima di tutto fatemi presentare il mio staff: Vincenzo Migliaccio e Giacomo Venturi, collaboratori tecnici, Marco Greco, preparatore atletico e Carmine Amato, che è stato confermato, rispetto allo scorso anno, in qualità di preparatore dei portieri. Inutile dire che sono molto contento di essere qui, perché per me si tratta di un’opportunità da non perdere. Il fatto che il presidente Taccone ed il Direttore De Vito mi abbiano scelto fra tanti colleghi, per me è motivo di orgoglio. Questa è una piazza molto importante, e sono venuto con grande entusiasmo. Sono qua con un contratto di un solo anno perché non ho paura di giocarmi le mie carte con un accordo breve. Logicamente, nella carriera di ciascun tecnico ci sono degli step da raggiungere. Questo per me è un banco di prova molto importante perché la serie B è molto difficile, ma penso che con il lavoro, la serietà e l’impegno, si possa andare avanti. Le difficoltà non mi spaventano, anzi mi stimolano a fare bene. Anche Rastelli è partito da qua e poi ha fatto cose importanti per la sua carriera. Io spero di emularlo. Gli obiettivi? Penso che partendo dalla buona base che questa squadra conserva dallo scorso anno, inserendo una buona dose di giovani, seguendo sempre la linea del giusto mix tra calciatori esperti e meno esperti, si possano fare buone cose. E’ chiaro che la nostra squadra dovrà conquistarsi la salvezza, giocando partita per partita, e cercando di portare, strada facendo, quell’entusiasmo necessario per risvegliare l’ambiente. Il mio modello di squadra è chiaro: voglio gente che corra per novanta minuti, che giochi con intensità, che sia combattiva, e magri anche un po’ spavalda. Allenare per la prima volta al sud non mi spaventa, perché sono sicuro che avremo grande seguito, ma anche tanta pressione. Del resto, ogni allenatore è sempre sotto esame dal primo allenamento. E’ il nostro destino. Il modulo? Non sono un estremista, anche se di base mi piace il 3-5-2. Ma non mi sento legato ad un sistema specifico, perché poi è sempre importante l’interpretazione in campo, il comportamento dei singoli calciatori. Per esempio a me piacciono molto i giocatori duttili, che si sappiano adattare alle diverse situazioni. Il mercato? Abbiamo parlato con il presidente ed il direttore, le idee sono chiare, ma al di là dei nomi, quello che ci interessa sono le caratteristiche tecniche ed umane del singolo calciatore, che possa meglio adattarsi a quello che vogliamo fare in campo. Le sfide con Benevento e Salernitana? Sono importanti, come lo sono anche le altre gare. E’ chiaro che sul piano psicologico hanno un rilievo particolare. Il confronto con la stampa? Sono aperto al dialogo, ma anche alla contrapposizione con chi la pensa diametralmente all’opposto, perché io ho il pieno rispetto delle idee, e mi piace parlare con tutti. Spero, ovviamente, di avere più elogi che critiche, significherebbe che i risultati arrivano. La rosa che abbiamo a disposizione? Indubbiamente, soprattutto in attacco abbiamo calciatori che rappresentano il top, come Castaldo, Ardemagni e lo stesso Mokulu. Insomma come allenatore di questa squadra non poso lamentarmi, perché abbiamo una base abbastanza valida”.

 
  

 

 

 
 

IL MANTO SINTETICO – «E’ una soluzione intelligente e necessaria. In Italia dal punto di vista strutturale siamo molto indietro. Il sintetico dà una grande mano perché consente di allenarsi sempre e di allenarsi nella propria struttura».

LA TRATTATIVA – «La trattativa è stata molto veloce. L’idea è stata quella di sposarsi subito. Sono orgoglioso di essere stato scelto».

IL RITIRO AD ARIANO IRPINO – «A brevissimo visiterò i luoghi scelti per il ritiro».

L’ATTACCO GIA’ A DISPOSIZIONE – «Mi piacciono sia Castaldo che Ardemagni, ma non dimentico Mokulu. Ho a disposizione già da oggi lo zoccolo duro composto da calciatori di qualità. Castaldo è una certezza, Ardemagni e Mokulu sono calciatori di categoria e rappresentano il top. Da allenatore non posso che essere contento».

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