Nella cripta della Cattedrale di Avellino sabato 2 febbraio alle ore 19 il Clan H porta in scena “QUIS UT DEUS”

Nella straordinaria cornice della cripta della Cattedrale di Avellino alla ore 19 il Clan H porta in scena “QUIS UT DEUS” testo e regia di Lucio Mazza.

Originale la trama dello spettacolo: un Angelo ricade sulla terra dopo 50 anni ma la ritrova diversa e ricorda di non aver di non averla lasciata così. Sono cambiati gli uomini, le donne, i ragazzi, i bambini, la tecnologia, l’ambiente, insomma tutto. L’uomo è capace di invertire la rotta? Identita’, ambiente, società e territorio attraverso una piece teatrale polisemica.

Quis ut Deus è un viaggio nel tempo con il tempo e si partecipa di storie che sono narrate attraverso un impatto emotivo.

Il testo di Lucio Mazza si svolge in un “non luogo” e in uno spazio atemporale, ma che ritroviamo al centro del rione Terra nel centro storico di Avellino. Il Clan H, quindi, continua il suo lavoro di divulgazione della cultura e di sensibilizzazione ad una partecipazione attiva del capoluogo e della provincia tutta.

Lo spettacolo rientra negli eventi di Talenti d’Irpinia della Provincia di Avellino in collaborazione con l’ufficio Beni Culturali della Diocesi di Avellino e la cooperativa Intra.

Salvatore Mazza, attore della compagnia, dichiara: “In un’epoca di cambiamento e di progresso, “l’essere” resta la prerogativa di pochi e l’omologazione impera sicura. L’angelo è la metafora della nostra cosceinza, che sa dove ci sta portando una determinata modernità ma non puo’ fare nulla”.

In scena con Salvatore Mazza, Andrea De Ruggiero, Felice Cataldo, Luciano Picone, Santa Capriolo, Laura Tropeano, Elisabetta Iannaccone, Sabino Balestrieri, Cesarina Siniscalco, Pasquale Migliaccio, Umberto Branchi, Mariapia Di Padova e Antonia Guerra. Al violoncello Sergio De Castris e la soprano sarà Carmela Petitto.

 

 

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