Premiati tre figli illustri di Altavilla Irpina con il “Botton d’oro”

Si è svolta ieri sera nella splendida cornice del “Gran Comital Palazzo”, antica residenza altavillese del Conte de Capua, la prima edizione del “Botton d’oro”, manifestazione pensata e realizzata dall’Associazione culturale “Antico Borgo”, affiancata dall’Amministrazione comunale, per premiare quei concittadini che, attraverso la loro attività professionale e le loro qualità umane, hanno saputo portare con merito ed orgoglio l’altavillesità fuori dai confini del paese natìo.

Il Botton d’oro (una medaglietta raffigurante la testa di un canide, che ricorda il bottone di un’antica camicia da cacciatore, rinvenuta dall’Archeologa Lucia Portoghesi, allorquando, nell’immediato post terremoto, furono effettuati gli scavi nella cripta della Collegiata dell’Assunta), unitamente ad una menzione speciale (con tanto di motivazione, del Sindaco Mario Vanni) è stato attribuito a Carmine Di Troia (Nino per tutti gli altavillesi, artista, pittore, scenografo ed attore teatrale), a Carmen Luongo (attrice e regista di cinema, teatro e televisione),  a Maria Di Freda (Direttore Generale del Teatro alla Scala di Milano). Tre fulgidi esempi di Altavillesi che hanno saputo esaltare, con la loro prestigiosa carriera professionale, l’operosità, l’ingegno e la vivacità che promana dalla terra che li ha messi al mondo.

La serata, organizzata dalla citata associazione Antico Borgo, presieduta dalla Dott.ssa Antonella Sardone, e condotta brillantemente dal dott. Alberico Vassallo, è stata ricca di spunti ed aneddoti da parte dei tre premiati, che hanno intrattenuto il folto ed interessatissimo pubblico con particolari performances.

Nino Di Troia ha letto, da par suo, un ampio brano de “Il marito di Elena” (celebre romanzo di Giovanni Verga, ambientato tra Napoli ed Altavilla Irpina). Carmen Luongo, con consumato mestiere di attrice e tanta ironia, ha recitato un monologo teatrale. Maria Di Freda, che di mestiere fa la manager, ha raccontato della lunghissima trafila di una ragazza di Altavilla di appena 23 anni, che, arrivata per caso alla Scala di Milano, iniziando a lavorare con un contrattino di soli tre mesi, si è ritrovata, dopo 46 anni di carriera, ad essere la numero uno, Direttore Generale del Teatro lirico più prestigioso del mondo.

Interessanti ed assai applauditi  anche i brani musicali eseguiti dal duo d’archi: Bernardo Reppucci e Cristiano Della Corte.

 

 

 

 

 

 

Grazie a Franco Cavaliere per la splendida foto

 

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