Vacanze nell’incanto del Golfo di Napoli con l’obbligo del green pass…che non tutti fanno osservare

Come si ricorderà, il 6 agosto di quest’anno è stato introdotto con decreto l’obbligo del ” green pass ” nei locali pubblici, e con un successivo decreto del 1° di settembre sono state introdotte ulteriori modifiche. Peccato che le prescrizioni indicate in questi decreti, non sempre vengano osservate e, soprattutto, fatte osservare.

Prendiamo, ad esempio una settimana trascorsa in una struttura Termale ad Ischia, giusto in questo mese di settembre. Partenza da Napoli con Aliscafo, sul quale non vige l’obbligo del green pass, perchè parliamo di trasporto pubblico locale. Certo, le regole sul distanziamento andrebbero comunque rispettate, ma non sempre ciò è avvenuto, così come si sono viste poche mascherine indossate dai passeggeri negli ambienti al chiuso. In compenso, il caos e l’indisciplina l’hanno fatta da padrone.

All’arrivo in hotel, ci saremmo aspettati la richiesta di esibizione della certificazione verde. Ma, ancorchè vi fossero cartelli affissi dappertutto, all’ingresso ai fanghi e piscina coperta, il personale della struttura alberghiera non ci ha chiesto niente. Stessa situazione nelle serate passate in locali al chiuso, come il pianobar, con tanta gente che non manteneva le distanze dovute, e con tante persone sprovviste di mascherine. Per non parlare dei trasporti sull’isola, magari utilizzando piccoli autobus a noleggio con conducente. Tutto questo senza che vi fosse un minimo di controllo da parte di chi di dovere.

La pandemia, ha ovviamente inciso, in maniera pesante, sulla vita di tutti i cittadini, in special modo sulle fasce più deboli e su quelle meno abbienti, e quindi è sempre importante e molto positivo che la vita sociale riacquisti un minimo di libera circolazione, anche per far riprendere le piccole imprese private. Ma tutto questo non può avvenire senza l’osservanza delle regole imposte dal Governo nazionale dalle autorità locali. E, soprattutto, senza che si palesino gli addetti al controllo del rispetto delle regole.

Le splendide meraviglie naturali del Golfo di Napoli, per noi il più bello al mondo, potrebbero essere “gustate” con maggiore soddisfazione degli occhi e della mente di coloro che hanno la fortuna di poterle ammirare da vicino, con la massima serenità, senza che questo maledetto virus possa incutere timore, a causa della superficialità e del pressapochismo di chi deve vigilare.

Carmine Martino

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