Vertenza Industria Italiana Autobus, Fiordellisi CGIL: «Giovedì al Mise per ribadire le nostre ragioni. Venerdì ad Avellino con i vertici dell’Azienda»

AVELLINO. Il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, interviene sulla vertenza Industria Italiana Autobus (Iia) in vista del doppio appuntamento, giovedì al Ministero delle Sviluppo Economico (Mise) e il giorno ad Avellino con il summit in Prefettura con i vertici aziendali.

 

«Chiamiamo ad una necessaria assunzione di responsabilità il Governo e in particolare il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio», dice Fiordellisi. «Il consiglio di amministrazione di Industria Italiana Autobus – ricorda il sindacalista – il prossimo 10 settembre dovrebbe finalmente fare chiarezza su termini e modalità della capitalizzazione. Un passaggio fondamentale per capire se ci sono, e soprattutto se ci saranno, reali prospettive per l’azienda e, quindi, per il polo nazionale autobus nato sull’asse Flumeri-Bologna. Molto probabilmente il ministro Di Maio ha deciso di temporeggiare sulla convocazione di un nuovo incontro al Mise proprio in attesa di conoscere ed avere finalmente contezza delle intenzioni di Stefano Del Rosso e di tutti i soci di Iia, ma questa attesa è pericolosissima. Il futuro dell’Azienda – osserva Fiordellisi – è legato a filo doppio all’iniezione du capitali freschi, che siano del socio pubblico, che preferiamo e auspichiamo sino a un nuovo socio privato, disponibile a trasferire capitali. In un primo momento si era parlato insistentemente del gruppo Gruppioni, ma la pista si è progressivamente raffreddata».

 

Intanto – prosegue il segretario della Camera del lavoro – «è preoccupante che l’amministratore delegato di Iia Stefano Del Rosso non usi i 32 milioni di euro di fido e, anzi, per la prima volta non sono stati pagati gli stipendi ai lavoratori. La mancanza di liquidità di Iia è dunque una vergogna determinata sia dall’Ad Del Rosso sia dalle municipalità alle quali sono stati venduti oltre 110 bus e che non hanno ancora pagato: Iia ha infatti maturato crediti per 23 milioni di euro dei quali 9 milioni sono dovuti ancor di più in quanto sono trascorsi oltre 90 giorni dalla scadenza massima peri pagamenti».

 

«Per queste ragioni, giovedì alle 15 Fiom, Fim e Uilm, visto che ad oggi non c’è stata alcuna risposta alla richiesta di riattivare il confronto in sede istituzionale, indicono una manifestazione dei lavoratori di Industria Italiana Autobus presso il Ministero dello Sviluppo economico. L’obiettivo è quello di impedire il fallimento, far partire realmente il processo di reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori. È ora che il Governo faccia chiarezza sugli assetti proprietari e l’attuale proprietà (Del Rosso e Finmeccanica) si assuma le proprie responsabilità».

 

Il giorno dopo alle 10 presso la Prefettura di Avellino le organizzazioni sindacali di categoria – la Cgil con la Fiom del segretario generale Sergio Scarpa – e i confederali – la Cgil con il segretario generale Franco Fiordellisi – incontreranno i vertici di Iia per discutere di queste problematiche in modo ancora più approfondito. 

 

«La necessità di queste convocazione è determinata dall’aggravarsi della situazione che ormai vede concretizzarsi il rischio di fallimento dell’operazione di salvataggio e di rilancio del polo della produzione di autobus. La conclamata crisi finanziaria e proprietaria, l’allocazione in altri Paesi della produzione, i ritardi che si stanno accumulando nelle consegne insieme al rischio di perdita delle commesse stanno scaricando sui lavoratori gli effetti di responsabilità altrui. Mentre l’utilizzo dei possibili ammortizzatori sociali scadono il 31 dicembre 2018 con un inimmaginabile dramma per circa 500 famiglie tra Irpinia e Bologna! Questo non è accettabile», conclude Fiordellisi.

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