Volturara, lavoro in nero e violazioni in materia di inquinamento ambientale ed opere abusive: i Carabinieri denunciano tre persone

Lavoratori privi di regolare assunzione, violazioni in materia di inquinamento ambientale e lavori di ampliamento della struttura non conformi alle autorizzazioni rilasciate: questo è lo scenario emerso da un controllo effettuato presso un’azienda dai Carabinieri della Stazione di Volturara Irpina, che hanno operato in piena sinergia con i colleghi della locale Stazione Forestale nonché personale dell’Ispettorato del Lavoro, dell’ARPAC, della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, quotidianamente impegnati nel capillare controllo del territorio teso a garantire rispetto della legalità finanche sui luoghi di lavoro, ancora troppo sovente scenari di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto di normative e procedure di sicurezza.

Nel corso dell’ispezione eseguita presso un’impresa di Volturara Irpina, gli operanti hanno riscontrato svariate irregolarità che hanno portato alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino di tre presunti responsabili.

Nello specifico, l’accesso ispettivo permetteva di accertare:

–      la gestione illecita di rifiuti pericolosi e non, derivanti dal ciclo di lavorazione;

–      che nel ciclo di produzione veniva effettuata anche la fase di verniciatura, in assenza di autorizzazioni per l’emissione in atmosfera e senza alcun sistema di abbattimento;

–      la realizzazione di lavori di ampliamento della struttura con conformi alle autorizzazioni rilasciate dal Comune;

–      l’impiego di 4 dei 6 lavoratori presenti che, da accertamenti svolti, non risultavano essere stati assunti regolarmente. Pertanto, oltre alla “maxi-sanzione per il lavoro irregolare” scattava il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

L’intera struttura, estesa per circa 1.400 mq. è stata sottoposta a sequestro.

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