A Villanova del Battista ricordata la figura del magistrato Mario Conte con un convegno

Mario Conte nacque a Napoli da genitori originari di Villanova del Battista. Giovanissimo magistrato, fu da subito in prima linea nell’antimafia al tribunale di Palermo, per poi proseguire la sua carriera come Pubblico Ministero a Bergamo.
Il dott.  Mario Conte ha scritto un libro che rappresenta il suo testamento professionale, dal titolo emblematico:“ E se fossi tu l’imputato? Storia di un magistrato in attesa di giustizia“
Ieri il Comune di Villanova del Battista ha intitolato all’illustre magistrato la Sala Consiliare, per l’mpegno civile, profuso nella sua carriera, ed il legame continuo con il suo paese d’origine.

Alla cerimonia, oltre ad un folto pubblico, hanno preso parte: Raffaele Panzetta ( Sindaco di Villanova del Battista ), Gaetano Carlizzi ( Magistrato) , Franco Ionna ( Direttore IRCCS Fondazione Pascale ) e Franco Roberti ( Assessore alla Sicurezza della Regione Campania). 
A margine del convegno il Sindaco Panzetta ci ha dichiarato: “ In realtà, grandi riflessioni da questo convegno non ce ne attendiamo, se non quello di far conoscere questo nostro concittadino illustre, che ha speso una vita per la giustizia, ha avuto una carriera brillante in magistratura fino a quando non è caduto in un evento, che purtroppo lo ha visto coinvolto e rinviato a giudizio per cose per il quale era totalmente innocente. Ha speso una vita anche per difendersi e questa cruda battaglia ha comportato anche una compromissione della sua integrità fisica fino ad essere stato poi colpito da un male incurabile ed’è deceduto. Grazie a Dio, ha avuto il tempo di vedere dichiarata la sua innocenza, anche se, purtroppo, questo non è valso a salvarlo. Da eventi come questo noi intendiamo ricostruire la nostra memoria anche di comunità, attraverso questi concittadini illustri, che rappresentano un fulgido esempio. In conclusione, anche come avvocato, dico semplicemente, che purtroppo spesso sentiamo parlare di sistema tritacarne, quando si entra nelle mani della giustizia. Ed il dott Mario Conte, da magistrato, si era reso conto ancora di più, e ancora meglio, che a volte ci troviamo dinanzi ad un sistema che non ha rispetto per alcuni valori umani, che vengono compromessi dalle lungaggini dei processi, o dai processi sommari, magari fatti attraverso la stampa, che distruggono la vita, a prescindere dalla sentenza di condanna o di assoluzione“.

Carmine Martino

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