Accadde oggi:” la liberazione del generale Dozier”

E’ forse il rapimento meno famoso degli anni di piombo. Anche perchè ebbe un lieto fine. Eppure la vittima era un generale americano. James Dozier nel 1979 era il  vice capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Terrestri NATO in Sud Europa. Fu sequestrato a Verona il 17 dicembre 1981 da un commando delle Brigate Rosse, composto da tre uomini e una donna: Antonio Savasta, Pietro Vanzi, Cesare Di Leonardo e Barbara Balzerani.

BRACCIO DI FERRO L’azione era stata studiata da tempo e curata nei minimi dettagli. I brigatisti si travestono da idraulici, bussano alla porta di casa del generale, immobilizzano la moglie e caricano Dozier su un furgone dopo una colluttazione. La vittima non ha guardie del corpo e l’operazione si rivela agevole. E’ l’inizio di un lungo braccio di ferro che coinvolge vari attori, compresi gli Stati Uniti.  Data la gravità della faccenda, vengono impegnati sul caso investigatori di alto livello: Gaspare De Francisci e Umberto Improta, capo e vice capo dell’UCIGOS (Ufficio Centrale per le Investigazioni Generali e per le Operazioni Speciali) e Salvatore Genova. Ma la strada per il team sembra in salita. Anche perchè in quegli anni le Brigate Rosse, nonostante abbiano perso qualche pezzo importante come Mario Moretti, sembrano ancora all’apice della loro potenza. Del resto appena quattro anni prima avevano rapito e ucciso il primo ministro Aldo Moro, portando lo scontro con lo Stato a livelli mai raggiunti.

DIVISIONI– In realtà il gruppo terroristico è frammentato al suo interno in un pulviscolo di colonne e sigle in aperto contrasto tra loro. E questo agevola il compito degli investigatori. Ma la svolta arriva nei primi giorni del nuovo anno. L’8 gennaio  viene arrestato il criminologo Giovanni Senzani, capo dell’ala movimentista delle BR, mentre il  14 gennaio 1982 tocca a Massimiliano Corsi, appartenente all’ala militarista e chiave di volta nella soluzione del rapimento Dozier. La svolta è ormai vicina. Il generale viene liberato con la forza dai reparti speciali dei Nocs il 28 gennaio 1982, quarantadue giorni dopo il sequestro, in un appartamento in Via Pindimonte a Padova. Quattro militanti delle BR-PCC vengono catturati. In seguito alla collaborazione di Antonio Savasta, nei giorni successivi vengono effettuati centinaia di arresti in tutta Italia. A conclusione della Campagna Dozier, le Brigate Rosse’Partito Comunista Combattente diffondono un comunicato di bilancio in cui per la prima volta compare la proposta di ‘‘ritirata strategica”. E’ la fine degli anni di piombo. E di un periodo cupo per l’Italia.

Mariano Messinese

@MarianoWeltgeis

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