Antonio Gerardo D’Errico: è di Monteverde uno dei più importanti scrittori e poeti italiani

Lo scrittore Monteverdese Antonio G. D’Errico dà lustro alla nostra Irpinia con il suo curriculum artistico davvero importante.

E’ con sommo piacere, dunque, che diamo spazio sul nostro piccolo giornale di provincia allo scrittore Antonio G. D’Errico, figlio di questa terra, originario di Monteverde. 

Da decenni D’Errico è impegnato nel panorama culturale italiano, appare opportuno ricordare i suoi scritti di profondo valore letterario. 

Un autore poliedrico che usa la penna con una abilità davvero fuori dal comune, ha scritto le biografie di : Pino Daniele col fratello, Mondadori, di Eugenio Finardi Rizzoli coautore, di Marco Pannella Anordest di Donato Placido e tanto ancora. 

Diciamo anche che proprio questi lavori lo hanno portato per ben due volte alla candidatura al Nobel per la letteratura, anche contro il suo parere e per altrettante vinse il Premio Speciale Grinzane Pavese e finalista al Premio Scerbanenco Noir con il discepolo edizioni frilli di Genova ( sul tema delle sette sataniche). 

Ma non finisce qui, Antonio G. D’Errico ha scritto non pochi libri dando voce agli ultimi, ai diseredati, ai detenuti, come nel caso del rapinatore ludopatico Paolo Pennacchione: Rapinatore per Gioco Anordest con la prefazione di don Luigi Ciotti del gruppo Abele di Torino. 

Ancora  Camorra la storia del boss pentito del rione Traiano  Mario Perrella, affrontando tematiche quindi anche di un certo peso e di una certa pericolosità della ns. società. 

Si ricordano anche biografie di casi di cronaca e giudiziaria, Roberto Straccia Sogni Infranti Anordest scritta col padre del giovane, che fu ritrovato senza vita nelle acque vicino Bari, che se ne parla in questi giorni. 

Proprio con questo libro fu ospitato a “I fatti vostri “, su Raidue, a Mattino Cinque, e anche a Tgcom, intervistato dal nostro conterraneo Antonio Pascotto. Con notevoli  capacità lessicali e chiarezza, espresse le sue posizioni rivelatesi successivamente una chiave di lettura. 

Nel 2018 il Comune di Monteverde, nella persona del sindaco Francesco Ricciardi, gli consegna il Premio Sezione Cultura conferendogli il titolo di Eccellenza Irpina. 

Nel 2019 ha scritto Il virus delle verità, Santelli editore, con interviste esclusive ai Professori: Gattinoni, Ascierto e il noto virologo Fabrizio Pregliasco, vincendo il Premio Speciale Grottammare anno 2000.

Siamo arrivati a L’ USO INGIUSTO DELLA GIUSTIZIA, sottotitolo Storie di vittime e persecutori, con la prefazione dell on. RITA BERNARDINI.

Sette storie che raccontano uno spaccato della Giustizia malata, utilizzando il potere come un’arma che purtroppo qualsiasi comune cittadino può incappare. Il volume tra l’altro tra i primi 300 più venduti su Amazon nella pagina diritto, ha una funzione preventiva e denuncia che fatti di Malagiustizia non abbiano più a verificarsi. Sono storie che ti rimangono dentro, dove ufficiali delle forze dell’ordine vengono accusati da lettere anonime, che possono fare chiunque diventano capi di imputazione travolgendo un maresciallo dei carabinieri in prigione addirittura ma anche in aule di tribunali l’ex sindaco di Peschici, di un commissario capo della polizia penitenziaria, ma anche di un volontario della sanità, di due imprenditori un ristoratore che subisce una serie di controlli in continuo fino al l’irrogazione di una multa di circa 70 mila euro per uno scalino perché a suo dire il conto di qualche giorno prima era troppo salato… Auguriamo ad Antonio G. D’Errico sempre nuovi risultati e invitiamo anche i mass media a dare spazio ad uno scrittore che si è fatto da solo e grazie alla sua penna ha saputo farsi spazio in questo mondo comunque complicato.

Uno su mille ce la fa e noi siamo sempre più convinti che D’Errico rientri a pieno titolo: siamo con lui. 

Ad maiora semper, Antonio caro!

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