Avella, coltivava cannabis sul terrazzo della propria abitazione e nascondeva reperti archeologici: nei guai un giovane baianese

Nel tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Baiano, nel corso dei servizi finalizzati a contrastare il fenomeno criminale della coltivazione, produzione e vendita di sostanze stupefacenti, hanno denunciato in stato di libertà un 38enne baianese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente e ricettazione di materiale archeologico di epoca romana.
In particolare i militari della Stazione di Avella, effettuavano una mirata perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’insospettabile giovane rinvenendo su un terrazzo di pertinenza, due piante di cannabis coltivate in vaso ed in piena infiorescenza, dell’altezza di oltre 2 metri, che da successiva analisi chimica avrebbero potuto fruttare oltre 700 dosi.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri rinvenivano anche diversi reperti archeologici illegalmente posseduti perché mai denunciati e comunque di dubbia provenienza, per lo più suppellettili e vasellame di vario genere in terracotta, appartenenti alla civiltà romana del I secolo D.C. che il personale specializzato della Soprintendenza di Avella giudicava di indubbio valore archeologico.
Lo stupefacente rivenuto veniva posto sotto sequestro mentre i reperti archeologici venivano affidati in giudiziale custodia alla Soprintendenza di Avella.
Il giovane baianese veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

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