Avellino, Alto Calore: bollette di venti anni fa. La nota del Delegato Provinciale dell’Unione Consumatori

In questi giorni stanno arrivando  a casa di tanta gente inconsapevole, anche pensionati, avvisi di sollecito di pagamenti di bollette dell’Alto Calore da parte di una società di recupero crediti napoletana; bollette risalenti anche a 20 anni faIl presidente  dell’Alto Calore ha perso i buoi e va cercando le funi! L’Azienda sta attraversando un periodo veramente drammatico:  in questi giorni la magistratura ha sequestrato finanche le auto di servizio, l’utenza è servita in modo pessimo e i dipendenti dell’azienda rischiano il posto di lavoro a causa di una situazione debitoria pesante maturata con le diverse gestioni per lo più clientelari e fallimentari, frutto di scelte politiche scellerate. Era necessaria una svolta nella gestione, rigorosamente pubblica ma manageriale, invece la politica non ha mai fatto un passo indietro. Lo stesso De Stefano, al suo insediamento, aveva dichiarato di porre fine alle clientele e alle gestioni allegre, ma ha solo accumulato altri debiti e, come una ciliegina sulla torta, ha avuto prima  un avviso di garanzia e poi un rinvio a  giudizio per peculato. Ed in barba alla deontologia e alla correttezza è rimasto al suo posto; nessuno del suo partito ed i sindaci che compongono l’assemblea dell’Alto Calore hanno avuto il coraggio o la decenza di richiedere le sue delle dimissioni.  Le chiediamo noi a gran voce a nome dei consumatori ed utenti, sperando che la rivoluzione politica che ha segnato questo Paese nei giorni scorsi possa aver risvegliato qualche coscienza.

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