Avellino – Cesena 1 – 2, finisce con l’ennesima sconfitta dei Lupi un campionato con poche luci e tante ombre

Avellino – Cesena    1 – 2

 

Avellino: Bianco; Pisano, Jidayi, Biraschi, Visconti, D’Attilio (76′ Nica), Arini, Sbaffo, Insigne (81′ Ventola), Mokulu (73′ Castaldo), Joao Silva. A disposizione: Gioia, Pucino, Dioum, D’Angelo. All.: Tesser.

Cesena: Gomis, Perico, Capelli, Magnusson, Falasco, Valzania (56′ Ragusa), Cascione, Sensi, Falco (77′ Garritano), Djuric, Ciano (65′ Fontanesi). A disposizione: Agliardi, Menegatti, Gasperi, Renzetti, Improta, Succi. All.: Drago.

Arbitro: La Penna di Roma. Assistenti: Cecconi di Empoli e Margani di Latina. Quarto uomo: Mastrodonato di Molfetta.

Marcatori: pt 11′ Falco, 13′ Arini; st 17′ Falco.

Espulso: Perico al 67′. Ammoniti: Biraschi, Arini, Nica, D’Attilio, Valzania (C).

Note. Calci d’angolo: 8-10. Rec.: pt 2′; st 4′.

 

Si chiude con l’ennesima sconfitta casalinga un campionato per i Lupi, che sicuramente sarebbe eccessivo definire fallimentare (in fine dei conti i biancoverdi sono riusciti a conservare la categoria, risultato comunque non trascurabile), ma deludente, sì, ci pare di poterlo definire tale, senza correre il rischio di urtare la suscettibilità di nessuno.

In casa Avellino non c’era da aspettarsi nulla di buono da quest’epilogo privo di stimoli e di significati per i ragazzi di Tesser che dovevano fare i conti con la voglia e la necessità di ottenere un risultato positivo da parte del Cesena. La partita è scivolata via stancamente per la formazione biancoverde, che si è presentata in campo priva di tantissimi calciatori che, nel bene o nel male sono stati titolari in questo campionato. La squadra avellinese ha cercato di metterci un minimo di grinta e di impegno, soprattutto per onorare la panchina di Tesser che è giunta stasera al capolinea. E, sostanzialmente, non ha del tutto sfigurato contro un’avversaria comunque superiore.

Tralasciando del tutto la cronaca di una partita che aveva poco senso, almeno su sponda Avellino, c’è da dire che il tecnico di Montebelluna è stato acclamato dai tifosi che hanno voluto tributare cori di grande affetto e stima ad un uomo ed  un allenatore che ha saputo farsi apprezzare, specie per la grande signorilità e l’enorme rispetto che ha mostrato di avere nei confronti di Avellino. Intendiamoci, se il campionato dei Lupi si è rivelato deludente, e per certi versi anche balordo (specie per l’incredibile vicenda dell’inopinato esonero di Tesser a dieci giornate dalla fine di un campionato fino ad allora comunque tranquillo) è sicuramente anche colpa del tecnico di Montebelluna, che molte partite le ha fallite in prima persona. Ma la compagine societaria non ha di certo brillato per un operato esente da errori, che, per certi versi, sonno stati anche superiori a quelli del tecnico e dei calciatori dallo stesso schierati in campo.

Lungi da noi il voler fare polemiche stucchevoli, anche perchè, ripetiamo, forse l’aver consevato la categoria è da ritenere comunuque risultato assai prezioso.  Ma ci pare lecito quantomeno sperare che chi di dovere riesca a trarre una buona lezione da quest’annata non brillante, affinchè non abbiano a ripetersi situazioni negative come quelle vissute in questa stagione.

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