Avellino – Frosinone, le pagelle ai Lupi: prestazione da rimarcare per Migliorini, Vajushi e Molina

Lezzerini   5.5

Non particolarmente reattivo soprattutto quando si tratta di interpretare le traiettorie degli spioventi avverari, che lo vedono quasi sempre titubante; ad ogni modo, non ci sembra abbia colpe sulle reti incassate;

Laverone   5

Cerca di dare il proprio contributo nella fase di spinta lungo l’out destro, ma dalle sue parti va ad agire un elemento esperto e forte tecnicamente come Kone, che nella seconda parte della ripresa crea la superiorità numerica letale per i Lupi;

Ngawa   5.5

In linea con la non eccelsa prestazione di Chiavari, il difensore belga mostra parecchia sofferenza nella marcatura di un uomo mobile ed imprevedibile come Dionisi; nel finale decresce notevolmente la sua prorompente vitalità atletica, ed il Frosinone cinicamente ne approfitta;

Migliorini   6.5

Altra prestazione di grande forza atletica e notevole personalità da parte del gigante di Peschiera che mette la museruola a gente come Ciano e Dionisi; peccato per il suo colpo di testa a botta sicura, che Vigorito, per puro miracolo, respinge di piede; ancor di più, peccato, per il suo infortunio, che ha privato l’Avellino del difensore migliore;

 (dal 56′  Kresic   4.5

I problemi dell’Avellino cominciano quando Foscarini è costretto a dover rinunciare a Migliorini, che lievitano ulteriormente con il successivo ingresso, tra le fila dei Ciociari, del peperino Citro; sui due gol subiti nel finale dall’Avellino c’è la firma indelebile del macchinoso difensore croato);

Marchizza   6

Davvero positivo il suo impatto in questo match, con una prima parte in cui si fa notare particolarmente per l’intraprendenza e la spinta costante che riesce ad assicurare lungo l’out sinistro; nella ripresa, anche per via del calo fisico di Vajushi, culminato con la sostituzione dell’esterno albanese, non riesce a tenere a freno Paganini;

Molina   6.5

Sembra tornato nuovamente sugli ottimi livelli di gioco della prima parte del campionato; riesce spesso a saltare l’uomo, mettendo  in area avversaria anche palloni invitanti per gli attaccanti, pur difettando talvolta in precisione; decisamente sopra le righe il suo incedere nella trequarti frusinate, ma spesso si ritrova a predicare nel deserto;

De Risio  6

Riesce a fare molta legna là in mezzo, mettendo tanto generosità e fatica a supporto di un Di Tacchio, già oberatissimo di per sè; può e deve lavorare al meglio nel non possesso, ma quando finisce con il trovarsi la palla tra i piedi, si mostra oltremodo titubante;

Di Tacchio   6

Non è per niente facile il compito per l’ex Pisa in una zona centrale del campo in cui la densità e la superiorità di palleggio dei Frusinati la fanno da padrone; impegnato a distruggere ed arginare il gioco avversario, non riesce a trovare il tempo e lo spazio per la proposizione offensiva dei biancoverdi;

Vajushi   6.5

Partita di grande spessore atletico e tecnico quella del piccolo albanese, contrassegnata da una grande vivacità, ed un notevole cambio di passo, che spesso “destabilizzano” la trequarti avversaria; in difesa, con ottimi anticipi, salva l’Avellino dalla capitolazione in almeno due circostanze; non è un caso che la sua uscita dal campo determini un deficit notevole per i Lupi;

(dall’81′ Morosini  S.V.);

Asencio   5.5 

Ripete, più o meno, la stessa prestazione, anche sul piano tecnico-tattico, offerta contro il Perugia; non incide in fase di finalizzazione offensiva, anche perchè perde molte, forse, troppe energie a fare a sportellate con i difensori avversari;

(dal 63′  Gavazzi   5 

L’ ingresso del Valtellinese non apporta i vantaggi tecnico-tattici sperati da Foscarini; spreca un paio di palle che potevano dare il vantaggio ai Lupi);

Castaldo   6

Gioca, al solito, una gara tutta cuore e generosità, giostrando da prima punta, con ardore e personalità da vendere; peccato per quel colpo di testa nei primi minuti della ripresa, che, se fosse entrato, avrebbe di certo cambiato il corso della gara;

Foscarini   5.5

Nulla da dire sulla gestione del match, ed anche, tutto sommato, nella scelta dei cambi; forse, il tecnico dei Lupi, avrebbe potuto mostrare più prudenza nel finale, spingendo i suoi uomini a privilegiare maggiormente la fase di non possesso, perchè il pareggio al cospetto di un avversario superiore, è sempre un punto guadagnato. Ma Foscarini ha una filosofia di gioco collaudata ormai da tempo immemore, e non ha saputo o voluto fare diversamente da ciò che si era prefisso di proporre sul campo.

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