Avellino – Lanciano 1 – 1, per i Lupi “incerottati” è un pari che vale

Avellino: Gomis, Pisacane, Ely, Vergara, Regoli, D’Angelo (64′ Comi), Arini (75′ Angeli), Zito (68′ Soumarè), Visconti, Castaldo, Arrighini. A disposizione: Frattali, Petricciuolo, Pozzebon, Bittante, Filkor, Chiosa. All.: Rastelli.

Virtus Lanciano: Nicolas, Aquilanti, Troest, Ferrario, Mammarella, Vastola, Paghera (86′  Bacinovic), Di Cecco; Piccolo (61′ Conti), Thiam, Gatto (61′ Cerri). A disposizione: Aridità, Turchi, Monachello, Nunzella, Grossi, Pinato. All.: D’Aversa.

Marcatori: 67′ Mammarella (L), 79′  Arrighini.
Arbitro: Abbattista di Molfetta.
Guardalinee: Raparelli di Albano Laziale e Zappatore di Taranto.
Note: Ammoniti: D’Angelo, Vergara, Piccolo, Di Cecco, Troest, Mammarella, Cerri. Espulsi: 51′ Thiam (L) ed Ely, 57′ Ferrario del Lanciano per doppia ammonizione; 70′ Visconti per doppia ammonizione. Angoli:4-4.  Rec.:1′ pt; 5′ st.

 

 

Non è successo come lo scorso anno (quando i Lupi, falcidiati dalle troppe assenze, subirono una bruttissima sconfitta dagli Abruzzesi), ma ad un certo punto i tifosi biancoverdi stavano davvero vedendo “i fantasmi del passato”. La Virtus Lanciano, che può considerarsi una specie di “bestia nera”,  è stata in qualche modo neutralizzata dal cuore e dall’orgoglio dei ragazzi di Rastelli che sono riusciti a non soccombere in un match che intorno alla metà della ripresa si era messo davvero male.

E’ finita 1-1 una partita, vivace, interessante ed incerta fino al 90esimo. La divisione della posta è stato forse l’esito meno scontato ma al contempo piu’ giusto. Due tempi giocati da ambo le parti con la grande voglia di prevalere l’una sull’altra. La compagine di Rastelli avrebbe potuto tranquillamente fare propria la gara quando, nei primi 25 minuti, ha comandato il gioco e, stazionando incessantemente nella metà campo avversaria, ha dato netta la sensazione che sarebbe potuta passare in vantaggio da un momento all’altro . Il Lanciano, per contro, ha imbastito, specie dalla seconda metà della prima frazione, alcuni contropiede micidiali, che, per mera sfortuna, non è riuscito a tramutare in gol.

La ripresa è stata praticamente un’altra partita, soprattutto perchè condizionata dalle cervellotiche ed affrettate decisioni arbitrali che hanno falcidiato ambo le squadre: 4 espulsioni (due per parte) ed innumerevoli ammonizioni. Dopo soli sei minuti sono stati mandati negli spogliatoi Thiam ed Ely per reciproche scorrettezze, e già da quel momento il match ha cambiato pelle tattica, con l’Avellino, che, pur perdendo il perno centrale della propria difesa, ha continuato a spingere a testa bassa. Poi al 13′ il difensore abruzzese Ferrario, per somma di ammonizioni, è stato espulso ed i Lupi hanno ulteriormente incalzato gli avversari, cingendoli d’assedio negli ultimi trenta metri. In uno dei continui attacchi sulla trequarti destra, al 22′ Arrighini si è fatto anticipare da un difensore, che ha avviato un rapidissimo contropiede lanciando il giovanissimo Cerri che ha messo un bel diagonale sulla sinistra per l’accorrente Mammarella, che si è involato tutto solo indisturbato verso Gomis, che è stato trafitto inesorabilmente dal capitano abruzzese con un ottimo diagonale di sinistro. Cosi, in inferiorità numerica, il Lanciano è passato inaspettatamente in vantaggio. Poi, dopo soli 3 minuti, Visconti sulla sinistra, prima di entrare nell’area avversaria, è caduto a terra. L’arbitro ha visto la simulazione dell’esterno biancoverde e, per somma di ammonizione, l’ha mandato anzitempo negli spogliatoi. Cosi, in svantaggio di una rete e con la superiorità numerica vanificata dal gesto banale di Visconti, l’Avellino si è trovata di fronte ad una montagna da scalare. In più ci si è messa anche la sfortuna del riacutizzarsi del dolore al fianco sinistro per Comi. Insomma ha cominciato a piovere sul bagnato per i Lupi, che comunque non si sono persi d’animo. E con un gran gol da posizione defilata di Arrighini hanno raggiunto il meritato pareggio ad undici minuti dal termine.

Prova di carattere e di orgoglio per i “resti” di un Avellino che aveva già dovuto cominciare questa gara con l’handicap non indifferente della forzata rinuncia a due pilastri come Schiavon e Konè. Un punto che, sebbene non era certamente in cima ai desideri dei tifosi biancoverdi, al termine dei 96 minuti giocati nella sfida contro l’ottima Virtus Lanciano, rappresenta comunque un bel risultato.  Che fa muovere la classifica dei Lupi. Del resto, la decima giornata di questo campionato di serie B ha restituito una grande ammucchiata in testa alla graduatoria, con ben 8 squadre nel giro di soli due punti. Insomma, si può tranquillamente dire che dopo quasi un quarto di campionato non c’è all’orizzonte nessun padrone. I Lupi sono lì, al sesto posto a due sole lunghezze dal primo ed hanno tutta l’intenzione di volersi giocare le proprie carte con ardore e convinzione.

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