Avellino – Picerno 0 – 2, altra cocente delusione per i tifosi biancoverdi

Avellino – Picerno 0 – 2

Avellino: Marcone, Tito, Benedetti (dal 37′ Sottini), Auriletto, Ricciardi, Casarini (dal 46′ Mazzocco), D’Angelo (dal 59′ Tounkara), Matera, Russo (dal 75′ Kanoute), Trotta (dal 46′ Di Gaudio), Marconi. All. Massimo Rastelli. A disposizione: Pizzella, Rizzo, Garetto, Gambale, Perrone.

Picerno: Albertazzi, Ferrani, Ceccarelli, Kouda, Esposito, Santarcangelo, Garcia, Pagliai, Guerra, De Ciancio, Gallo. All. Emilio Longo. A disposizione: Rossi, Gammone, Allegretto, Albadoro, D’Angelo, Monti, Gonnelli, Golfo, Novella, Setola.

Marcatori: al 55′ Santarcangelo (P), all’84′ aut. Sottini (P).

Arbitro: Luca De Angeli di Milano. Assistenti: Matteo Taverna e Alberto Rinaldi. Q.u.: Ettore Longo di Cuneo.

.Ammoniti: Kouda (P), Casarini, Di Gaudio. Rec.: 2′ pt, 5′ st.

Altra cocente delusione per i tifosi biancoverdi, che per l’ennesima volta vedono uscire dal campo i Lupi a capo chino, per un’altra partita balorda, persa davvero in malo modo. Dopo la doppia vittoria con Foggia e Giugliano, ci si aspettava una prestazione gagliarda dei ragazzi di Rastelli al cospetto di un’avversaria in grande spolvero, che sta davvero sorprendendo tutti per la grande solidità ed il gioco redditizio che sa esprimere.

Invece, tolti i primi venti minuti in cui Casarini e compagni hanno giocato nella metà campo lucana, spinti soprattutto dalla catena di sinistra, con Tito e l’inarrestabile Russo (che nel primo quarto di gara ha messo in area almeno quattro palle invitanti), il Picerno di Longo non ha di certo dovuto sudare le proverbiali sette camicie per imbrigliare a dovere un fronte offensivo avellinese, apparso sterile e confusionario.

Chiuso il primo tempo sul risultato ad occhiali, le due squadre sono tornate in campo per la seconda frazione di gioco confermando il quadro tattico complessivo, sebbene Rastelli avesse provveduto ad avvicendare, prima dl fischio della ripresa delle ostilità, Trotta con Di Gaudio e Casarini con Mazzocco.

Ma al 55′ l’equilibrio del match è stato spezzato dal gol in contropiede del Picerno, che, approfittando di una retroguardia avellinese tutta sbilanciata in avanti, ha messo la sfera in fondo al sacco irpino, per merito del 19enne Santarcangelo, bravo a raccogliere un ottimo assist dell’ex Ceccarelli, e a trafiggere un incenrto Marcone, uscito fuori tempo.

L’inatteso svantaggio ha costretto Rastelli a rivedere i propri piani tattici, sostituendo l’evanescente D’Angelo con l’oggetto misterioso Tounkara, passando ad un iperoffensivo 4-2-4. Ma il cambio di sistema non è stato propedeutico al cambio di passo, perchè dalle parti del portiere lucano non sono arrivati pericoli seri.

Nell’ultimo quarto di gara, l’Avellino ha spinto a testa bassa, esponendosi comunque ai contropiede del Picerno, che a pochi minuti dalla fine ha raddoppiato, grazie ad una sfortunata deviazione di Sottini su un tiro dalla destra che ha ingannato il disattento Marcone. Sul raddoppio dei Lucani sono comparsi i titoli di coda della partita, unitamente ad una bordata di fischi ed invettive all’indirizzo dell’allenatore Rastelli, il DS De Vito ed il presidente D’Agostino.

Tutti e tre sul banco degli imputati. Ma anche questo non è una novità per una stagione maledetta, dove gli errori commessi sono stati davvero innumerevoli e reiterati.

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