Avellino Pro Vercelli 1 – 0, i Lupi tornano alla vittoria con un eurogol di capitan D’Angelo

Avellino – Pro Vercelli     1 – 0

 

 

Avellino: Frattali, Nitriansky, Jidayi, Chiosa, Nica, D’Angelo, Arini, Gavazzi (dal 33′ st. Bastièn), Insigne (dal 10′ st. Castaldo), Tavano, Mokulu (dal 22′ st. Zito).  A disposizione: Bianco, Offredi, Giron, D’Attilio, Trotta, Napol. All. Tesser.

Pro Vercelli: Pigliacelli, Bani, Legati (dal 37′ st. Sprocati), Coly, Filippini, Germano, Matute, Ardizzone, Mustacchio (dal 16′ st. Beretta), Marchi, Gatto (dal 25′ st. Di Roberto). A disposizione: Melgrati, Berra, Rossi, Redolfi, Beltrame, Castiglia. All. Foscarini.

Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini. Guardalinee: Enrico Caliari di Legnago e  Claudio Lanza di Nichelino.
Quarto uomo: Carlo Amoroso di Lanza.

Marcatori: 11′ pt. D’Angelo.

Ammoniti: 5′ pt. Mokulu, 25′ pt. Filippini (P), 19′ st. Marchi (P), 27′ st. Legati (P), 42′ st. Nica.Corner: 9-4. Rec.: 2′ pt., 4′ st.

 

 

Un eurogol di capitan D’Angelo dà tre punti d’oro ai Lupi. Contro la Pro Vercelli era obbligatorio vincere per i ragazzi di Tesser, e la missione è stata compiuta. Non era facile per l’Avellino affrontare questo match in una situazione delicata come quella che stava vivendo la compagine biancoverde, reduce da tre sconfitte consecutive, e soprattutto da prove alquanto deprimenti sul piano della prestazione complessiva. La sfida odierna era una sorta di ultimatum per il tecnico veneto. E Tesser è riuscito a superare l’esame grazie ad una gara decisamente diligente ed accorta, che ha fatto emergere quanto di buono è in grado di poter esprimere la sua squadra in questo momento.

L’Avellino è sceso in campo con il piglio e la determinazione giusta, ma anche con la consapevolezza che il suo avversario era decisamente alla portata. Dopo un primo tempo nel corso del quale hanno condotto il match senza mai dare l’impressione negativa di non poter superare la Pro Vercelli, i Lupi sono passati a condurre dieci minuti dopo l’avvio  della ripresa, grazie ad un eurogol di D’Angelo, il capitano indomito, che con il suo esempio e la sua abnegazione sta cercando di riportare su questo Avellino.

La partita è stata sbloccata, appena dopo l’ingresso in campo, guarda caso, di Gigi Castaldo, altro leader indiscusso dell’Avellino, che con la sua sola presenza sul rettangolo di gioco ha ridato coraggio ai suoi ed ha intimorito e messo in apprensione la retroguardia vercellese. Da notare che l’Avellino, dopo essere passato giustamente e meritatamente in vantaggio, ha saputo contenere agevolmente gli attacchi dei Piemontesi in ragione di un assetto tattico abbastanza concreto,  anche perchè nell’ultima mezzora Tesser ha schierato i suoi con il classico 4-4-2, togliendo dalla contesa un Mokulu stanco, ed inserendo Zito, per infoltire il reparto nevralgico del campo.

E cosi, anche grazie ad una difesa decisamente attenta e concentrata, con gli esterni Nitriansky e Nica che sono stati davvero impeccabili, l’Avellino ha condotto in porto una vittoria che era indispensabile per cercare di tirarsi fuori da una situazione di classifica decisamente deficitaria. Ed ora sotto con la Virtus Lanciano, che fra quattro giorni arriverà al Partenio-Lombardi. I tifosi biancoverdi già sperano nella seconda vittoria consecutiva che ridarebbe ulteriore fiato alle speranze di risalita dei Lupi.

 

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