Avellino, sabato 18 ottobre alle ore 10.30 presso il Circolo della Stampa presentazione del libro di Rossano Sasso “Il GENDER ESISTE. Giù le mani dai nostri figli”

La Lega di Avellino si schiera a difesa della scuola dalla ‘strategia arcobaleno’: contro chi, con una strategia raffinata e subdola, sta cercando di inserire nei percorsi scolastici, dalle elementari alle università, le ideologie della comunità Lgbtq+ facendole passare per generiche ‘offerte formative’, ancora più subdole quando vengono inserite nella didattica all’insaputa dei genitori: è con questo spirito che sabato 18 ottobre il vicecommissario provinciale della Lega irpina Sabino Morano parteciperà alla presentazione del libro “Il gender esiste – Giù le mani dai nostri figli”, organizzato presso il circolo della stampa a partire dalle 10:30. Ci sarà l’autore del libro, il deputato del Carroccio Rossano Sasso, già sottosegretario al ministero dell’Istruzione. E con loro anche Sergio Barile, ordinario di Economia presso la Sapienza e Giulio Curatela, del direttivo nazionale del movimento ‘Mondo al contrario’. L’introduzione dei lavori sarà affidata a Sonia Lombardo e a moderare sarà la social media specialist Rosa Criscuolo.
“Nell’ambito di questa ‘strategia arcobaleno’ – anticipa Morano – ci sono slogan e ritornelli che abbiamo ormai imparato a riconoscere, tipo ‘il gender non esiste: sono percorsi educativi
che rientrano nell’autonomia dell’insegnamento’; ‘l’ideologia gender è solo nella vostra testa: è un’invenzione degli ambienti ultra-conservatori per attaccare i diritti della comunità Lgbtqia+’. Questo – avverte Morano – è quanto, a sinistra, ripetono in maniera sistematica e ossessiva da quasi vent’anni, come a voler minimizzare e mimetizzare una precisa strategia culturale e politica: trasformare in verità assoluta le proprie distorsioni ideologiche, in tesi scientifiche i propri desideri, in diritti i propri capricci. E’ una dittatura alla quale è vietato opporsi: la pena è la sanzione morale con lo stigma sociale dell’accusa mostruosa dell’omofobia, perpetrata dagli omosessualisti più che dagli omosessuali”.