Avellino, squilibrio tra prestazioni pubbliche ed in intramoenia al Moscati: la Cisl Irpinia-Sannio pronta a denunciare eventuali fraudolenze

La Cisl Fp Irpinia Sannio vuole vederci chiaro rispetto alla vicenda messa in luce dal
leader della federazione regionale Lorenzo Medici, sulle rilevanti discrasie emerse
nelle attività sanitarie svolte in regime pubblico e in intramoenia.
“Nei prossimi giorni – dichiara il segretario generale della categoria Massimo
Imparato – chiederemo ai direttori generali di fornirci i report di tutte le prestazioni
sanitarie effettuate in Lea (ovvero in attuazione dei livelli essenziali di assistenza) e
in ALPI (ovvero in attività libero-professionale intramuraria), a partire da quelle
oncologiche e cardiologiche, per le quali emergerebbe uno squilibrio preoccupante
all’ospedale Moscati di Avellino, dove, dai dati diffusi, sarebbero state effettuate 979
visite cardiologiche in intramoenia e solo 7 in regime pubblico”.
Il numero uno della Funzione Pubblica Irpinia-Sannio fa riferimento all’indagine di
Cittadinanza Attiva, che ha notato un deficit spaventoso nel pubblico soprattutto in
Campania, dove risulta una differenza rilevante per esami e visite effettuate con le
due procedure a favore di quella “privata” svolta dentro le strutture sanitarie. E
denuncia: “Se dovesse emergere uno squilibrio tra le prestazioni assicurate in regime
pubblico a favore di quello intramoenia, ci troveremmo di fronte ad un fenomeno ai
limiti della fraudolenza. Se così fosse – conclude Massimo Imparato – non avremmo
alcuna difficoltà a segnalarlo anche alle autorità competenti. E’ odioso ed
inaccettabile lucrare sulla pelle della povera gente che chiede una prestazione
sanitaria, un diritto costituzionale assoluto, ed aspetta tempi lunghissimi per le liste
d’attesa chilometriche esistenti sul territorio irpino, sannita e dell’intera regione, e poi
vedersi scavalcare da chi è disposto a pagare una tariffa per avere risposte immediate.
Non tutti hanno le possibilità economiche per poterlo fare, e non è pensabile che
possano rischiare la vita, in primo luogo i malati oncologici e cardiaci, per i ritardi
ancestrali della sanità campana. La legge impone di bloccare le prestazioni in
intramoenia laddove queste superino come numero quelle erogate nel canale
pubblico. Noi vogliamo che venga fatta chiarezza assoluta su questo. Non ci
fermeremo. La Cisl Fp è a fianco dei lavoratori e dei cittadini, e farà di tutto per
tutelare i loro sacrosanti diritti”.

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