Avellino, venerdi 1 settembre la XIII edizione del “Mas Fest” al Corso Vittorio Emanuele

Arriveranno dalla multietnica Londra con il loro bagaglio di musica meticcia a metà strada tra l’Africa e i Caraibi. O dalla tranquilla Nancy, culla del movimento elettro-punk francese. Ma anche direttamente dalla città di Avellino per una prima epifania davvero particolare. E il tutto sempre all’insegna della ricerca e della qualità targata «Koiné Art Lab».

Venerdì 1 settembre, Avellino riabbraccia il suo Mas Fest, il festival più longevo della città, organizzato dall’associazione culturale «Koinè Art Lab» e con il Patrocinio del Comune di Avellino e a 30 giorni esatti, come di consueto, viene svelata la line up dei gruppi che renderanno unica la XIII edizione della kermesse.

Il Mas Fest 2017 sarà l’evento di una sola notte e si dipanerà nella inusuale location di corso Vittorio Emanuele, «salotto buono» della città, sulle note dei Family Atlantica, dei Kas Product e dei Golfers per una serata di grande musica internazionale che toccherà i quattro angoli dell’Europa per fare sintesi sul palco di Avellino.

Family Atlantica è una all-star band di Londra che con il suo secondo album, «Cosmic Unity», si è affermata sulla scena internazionale vincendo il Dead Albatros Music Prize 2016.
Nata dal felice sodalizio artistico tra il multistrumentista inglese Jack Yglesias, membro della “cult” band «The Heliocentrics», la venezuelana Luzmira Zerpa, carismatica cantante poliglotta che vanta tra i suoi fan Manu Chao, ed il percussionista africano di origine Nigeriano/Ghanese Kwame ‘Natural Power’ Crentsil, figlio di Daniel Korangteng Crentsil percussionista degli Africa 70 di Fela Kuti.

I Kas Product, invece, sono un duo elettronico francese che arriva al Mas Fest 2017 direttamente dalla piccola e tranquilla Nancy (Francia), ma più propriamente dal XIX secolo. Dal gennaio 1980, il duo è composto da Spatsz, agli strumenti elettronici, e Mona Soyoc, alla chitarra, voce e tastiere. La loro musica, come un fiume carsico, ha attraversato per 4 decenni la scena internazionale, spaziando tra i movimenti cold wave ed elettro punk francesi. Il loro stile minimale e vocale è considerato dagli addetti ai lavori il naturale trait d’unione tra i Suicide e i Soft Cell.

Golfers, al secolo Max e Claudio, sono Irpini e non hanno fatto tanta strada per raggiungere il palco del Mas Fest. Amano le sonorità elettroniche ma anche il green. Nipoti di Tiger Woods, si sono appassionati ai “drop” tanto in musica quanto sul prato verde. Amano stare costantemente sotto il “par”, con i bassi pieni e le sonorizzazioni fatte di chitarre e momenti d’ambiente. Con il “putter” o ai controlli lo stile rimane sempre lo stesso.

Sarà un festival concentrato tutto in una sola notte. Da vivere intensamente nell’insolita location di corso Vittorio Emanuele, unica area pedonale del capoluogo irpino, che con gli imponenti platani della Villa Comunale, da una parte e lo storico edificio del Convitto Nazionale, dall’altra, faranno da cornice ad un’edizione speciale del festival che richiamerà un pubblico che in 12 anni si è dimostrato sempre curioso e variegato.

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