Avv. Maglione: “Lunedi si può decidere il campionato”

Gli amici e colleghi di Tuttonocerina.com hanno intervistato l’ex Presidente molosso, ma anche ex Direttore generale dell’Avellino, Avv. Francesco Maglione. Ecco cosa ha detto l’esperto dirigente.

 

Avellino-Nocerina, partita che vedrà dei gol. Ne è convinto il doppio ex intervistato in esclusiva da Tuttonocerina.com, Francesco Maglione, colui che fu prima presidente dei rossoneri e poi direttore generale degli irpini. Epoche diverse, risultati rimarcabili come le promozioni, ma anche dispiaceri come i mancati approdi in B con la Nocerina e la cancellazione dell’Avellino vecchio dal professionismo. Lunedì sera la partita la vedrà alla tv, come la maggior parte degli sportivi campani che seguiranno il derby, e Maglione ha modo di ritenere che quella del Partenio sia la madre di tutte le partite. Se la Nocerina non vincesse, per la squadra di Auteri che già insegue a -5 potrebbero esserci solo i play-off.

“A Nocera sono stato presidente dal ’94 al ’98, quindi ho dei bellissimi ricordi che mi vedono legato alla storia della Nocerina. Nel secondo anno perdemmo i play-off sciaguratamente ad Ascoli – rammenta Maglione – e ritengo che in assoluto sia stata la squadra più forte di tutta la storia della Nocerina. Senza nulla togliere a quella attuale, ma i Battaglia e i Conti sono ricordati da molti tifosi. Poi arrivammo a giocarci gli Ottavi di Finale di Coppa Italia con la Juventus, una delle poche squadre di C ad arrivarci, e poi l’ultimo anno con Mario Gambardella fu ottimo anche quello, perché arrivammo a giocarci la finale per la promozione in B con la Ternana di un nostro ex, Gigi Delneri… Furono quattro anni costellati da risultati positivi, molto lontani nel tempo”.

Invece dell’Avellino che ricordo ha?
“Sono stato due anni ad Avellino, in Serie C e in Serie B, due periodi molto più recenti, inframezzati dall’anno a Benevento nel 2007-2008. E’ chiaro che sono rimasto affezionato all’Avellino proprio perché i risultati sono stati ottenuti più recentemente, pur serbando ricordi importanti per tutte e due queste piazze. E’ una bella partita da seguire, tra Avellino e Nocerina, sicuramente”.

Poi perché quelle due esperienze non sono proseguite oltre?
“Quanto alla Nocerina, nel ’98 cedetti la società a Gambardella. Quanto all’Avellino ci fu il fallimento dell’Us Avellino, allora con la proprietà Pugliese, e tra l’altro proprio ieri è ricorsa l’asta del logo per la curatela fallimentare”.

Quanto tempo è che non va allo stadio San Francesco per una partita della Nocerina?
“Sapete che è un bel po’ di tempo? Comunque, io ho visto spesso la Nocerina in televisione. E ho seguito anche il campionato di Serie B nella scorsa stagione: ho sperato che riuscisse a salvarsi la squadra, poi ci fu un’amara retrocessione. All’andata ho seguito Nocerina-Avellino, quando la Nocerina vinse 1-0”.

Però se a Nocera c’è stato altre volte, la gente come l’ha accolta?
“Mi hanno accolto benissimo: sento di aver lasciato un ottimo ricordo e conservo molti amici”.

Torniamo all’attualità, Avellino-Nocerina è una sfida ad alta quota, tra squadre a predominanza offensiva, tutte e due. Vedremo dei gol?
“E’ inutile nascondersi dietro a un dito: è questa la partita determinante per la vittoria del campionato. Avevo indicato alla vigilia che proprio Nocerina e Avellino erano due tra le favorite per la promozione. Un vantaggio non indifferente ce l’ha l’Avellino, oltre ai 5 punti anche il fattore campo. La Nocerina può solo sperare di fare risultato ad Avellino, quindi potrebbe cercare di impostare una partita offensiva, e conoscendo Auteri credo che prepari la partita in tal senso. E l’Avellino invece ha due risultati su tre. Non ho mai creduto molto al Latina, perché l’ho visto un mesetto fa e mi sembra in difficoltà. E alla Nocerina mancano cinque punti secondo me: potevano esserci tre punti a Perugia, e due punti contro il Catanzaro in una partita che ha pareggiato”.

Ci sono Evacuo e Biancolino a guidare l’attacco della Nocerina e quello dell’Avellino. Ricordo che al tempo in cui c’era lei in biancoverde, questi due attaccanti stavano nel vostro organico. Secondo lei quale dei due sarà più decisivo lunedì?
“Nel reparto offensivo delle due squadre ci sono tanti miei pupilli, oltre a Evacuo e a Biancolino c’è pure Castaldo che portai a Benevento. Ad Avellino in effetti l’accoppiata Evacuo-Biancolino che fu il segreto della vittoria del campionato 2006-2007, perché ci fu un girone stratosferico di Evacuo, poi Biancolino tornò da un infortunio al ginocchio e finì il campionato segnando 24 gol. La nostra squadra segnò parecchio, quindi sarà interessante vedere l’uno contro l’altro Evacuo e Biancolino, oltre a Castaldo. In effetti la domanda che mi avete posto prima è molto acuta: mi aspetto effettivamente una partita dei gol, perché le due squadre sono assortite in attacco. La Nocerina penso possa disporre di Mazzeo, non so se ci sarà anche Negro, ma quando è al completo è una squadra fortissima in avanti”.

Tra questi due allenatori, Auteri e Rastelli, qual è quello che salirà in alto secondo lei?
“Auteri ha già una carriera più comprovata, ha fatto la Serie B e diversi anni di C1: è un lusso per la categoria. Rastelli ha una carriera più breve ma contrassegnata da risultati lusinghieri come la vittoria di campionato a Castellammare, e l’anno scorso ha fatto bene a Portogruaro. Ho visto l’Avellino domenica a Sorrento e ho trovato una squadra di carattere, cosciente delle proprie qualità. Tatticamente sono due allenatori diversi, perché Auteri predilige un calcio offensivo ma presta anche il fianco all’avversario, che è stato un po’ il tallone d’Achille della squadra dello scorso anno, e Rastelli dà l’idea di pragmatismo. I campionati li vincono le squadre che riescono ad avere equità di rendimento tra i punti in casa e quelli in trasferta, e l’Avellino ha un grande equilibrio da quel punto di vista”.

In Campania in tantissimi potrebbero decidere di seguire la partita alla tv. Lei come la seguirà?
“Alla tv. Non credo che me la perderò. Sono convinto che al Partenio ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, difatti mi ricordo che quando facevamo i derby campani si arrivava anche alle diciottomila unità. Non so se si possa arrivare a queste cifre lunedì, ma intorno all’Avellino si è creato un entusiasmo dal quale magari la squadra deve saper trarre vantaggio, e la Nocerina, avendo un solo risultato, non deve farsi prendere dalla tensione di non potercela fare. Posso solo augurare, per concludere, all’Avellino di giungere primo, e alla Nocerina di tornare in B come meritava l’anno scorso, magari attraverso i play-off. Meritano entrambe di arrivare in B“.

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