Bagnoli Irpino, un finale spettacolare per il Gran Tour in Irpinia, con protagonista il pregiato tartufo nero

Si è concluso a Bagnoli Irpino l’evento itinerante dedicato alla scoperta dei territori irpini dell’area Terminio-Cervialto, con un’ultima tappa di straordinario successo, dedicata al pregiato tartufo nero. Si è conclusa l’ultima tappa dell’evento itinerante “Un Gran Tour in Irpinia lungo sei secoli, tra storia, tradizioni ed enogastronomia”, iniziativa che ha coinvolto, lungo quattro mesi, ben sei comuni dell’area geografica del Terminio-Cervialto: Cassano Irpino (comune capofila), San Mango sul Calore, Calabritto, Salza Irpina, Montemarano ed infine, Bagnoli Irpino, che ha ospitato la manifestazione finale tenutasi sabato 18 ottobre. Nel cuore del centro storico della cittadina irpina si è sviluppata l’ultima di una serie di rievocazioni storiche in forma di cena-spettacolo, pensate per riscoprire e comunicare un’identità territoriale che è patrimonio inestimabile da conoscere, valorizzare e trasmettere quale preziosa eredità futura. Questa volta, protagonisti della rappresentazione, dal titolo “Sfida di soddisfazione al Tartufo Nero al cospetto del Vescovo Ambrogio Salvio”, sono stati due elementi che hanno fatto la storia dei luoghi di Bagnoli Irpino: il Tartufo Nero, pregiatissima varietà che impreziosisce la cornice naturale della zona con la sua presenza, e la figura del Vescovo Ambrogio Salvio, che con vita e opere pie ha caratterizzato lo sviluppo della città già nel lontano Cinquecento. La rinomata meta turistica, nota come “il paese del tartufo” per la cospicua presenza del prelibato tuber mesentericum, ha ospitato, in Piazza Leonardo di Capua, centralissimo spazio urbano, un’iniziativa unica nel suo genere che ha saputo mettere in risalto le eccellenti qualità della sua più rinomata tipicità locale, in un contesto rinascimentale che ha richiamato alla memoria il venerabile monsignore dell’ordine dei predicatori, eletto vescovo di Nardò dal santo pontefice Pio V. Gli attori che hanno animato la cena-spettacolo, con l’aiuto di figuranti locali, hanno saputo incrociare la densa vita del monsignore con il sapore ricco e inconfondibile del Tartufo Nero, inscenando una irresistibile sfida tra cuochi.

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