Bucaro si presenta: “Non possiamo più perdere altri punti: dobbiamo cercare di fare il massimo”

Giovanni Bucaro, sette anni dopo l’esperienza in Lega Pro, torna ad Avellino, ma trova una situazione davvero difficile, con la squadra biancoverde che in queste quindici gare già disputate è rimasta attardata un bel po’ dal primo posto, specie dopo la batosta di domenica scorsa in casa contro il Trastevere, che è costato il posto a miste Graziani. Ecco le prime parole del trainer palermitano:

“Inutile dire che sono contento di essere tornato ad Avellino, ho tanta voglia di ripartire. Certamente trovo una situazione non facile, con qualche problemino, ma sono pronto a rimettermi in gioco e a cercare di fare bene.  Avellino è una piazza molto importante, soprattutto per me, che la conosco bene. Proprio per questo ho voluto con me un altro ex come Daniele Cinelli, perché lui sa bene cosa significhi lavorare ad Avellino. La missione, ovviamente, è quella di riportare questa squadra in Lega Pro, e so bene che non è per niente facile. Sento addosso tutta la responsabilità di questo compito, ma l’accetto volentieri. Sicuramente arriveranno anche le critiche, ma sono pronto a farmi carico del mio ruolo, e a cercare di ottenere subito i risultati che tutti speriamo. Intanto, mancano quattro partite fino alla sosta, e dobbiamo cercare di fare il massimo bottino. Ridurre l’attuale gap, che è pesante, non è impossibile, ma per fare questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Al mio primo allenamento, stamattina, ho trovato una squadra un po’ depressa per lo stop subito domenica, ma i ragazzi sono vogliosi di tornare a fare bene e si sono subito messi a mia disposizione. Analizzando il nostro girone, debbo dire che, insieme a quello pugliese, il girone laziale è quello più tecnico, e quindi è assai difficile, per la presenza di tante avversarie di medio ed alto livello di classifica. La squadra attuale ha bisogno di qualche ritocco certamente, ma c’è da dire che i nomi dei giocatori attualmente in rosa sono tutti  importanti. Dovremo impostare il nostro lavoro sulla fase difensiva, che è la base del mio calcio. Gli under? Sono tutti di buon livello, ma sui ragazzi bisogna andarci cauti, perché vanno aiutati e spronati a dare il massimo. Il modulo? In questo momento debbo per forza lavorare sulle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, e bisogna maggiormente pensare alla concretezza, anche perché abbiamo tre partite in soli otto giorni”.

 

 

 

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