Buon pari dei Lupi a Perugia (0-0), con Gomis che sventa un rigore e l’eventuale rapina dei Grifoni

Perugia – Avellino   0 – 0

 

Perugia: Provedel, Flores, Goldaniga, Rossi; Crescenzi, Nicco (10′ st Fazzi), Taddei, Verre, Lo Porto (25′ st Parigini), Perea, Falcinelli.
A disposizione: Koprivec, Lignani, Del Prete, Rabusic, Giacomazzi, Zebli, Vinicius. All.: Camplone.
Avellino: Gomis; Pisacane, Vergara, Chiosa; Bittante, Kone, Arini, Angeli (25′ st Filkor), Zito (1′ st Regoli); Castaldo, Arrighini(35′ st Soumarè). A disosizione: Frattali, Petricciuolo, Pozzebon, D’Angelo, Comi, D’Attilio. All.: Rastelli.
ARBITRO: Federico La Penna della sezione di Roma 1
Guardalinee: Stefano Alassio della sezione di Imperia e Maurizio De Troia della sezione di Termoli.
Ammoniti:Perea (P) per simulazione, Filkor gioco scorretto. Espulsi: 25′ pt Camplone tecnico del Perugia per proteste e Filkor al 44′ st.  Al 44′ del st Taddei (P) ha fallito un calcio di rigore, parato da Gomis. Angoli: 5-2 Avellino.Rec.: 1′ pt e 3′ st.

 

 

E’ finita giusto come doveva finire in ragione di quanto visto sul campo. Questa volta, al di là del rigore fallito da Taddei (che ha visto parare il suo tiro dagli undici metri dal gatto Gomis), che è sembrato piu’ un cadeau dell’improvvido e spaesato Filkor, ultimo arrivato in casa dei Lupi, il risultato è lo specchio fedele di una partita assolutamente arida e misera sul piano dello spettacolo e delle emozioni. Le due sfidanti, cosa davvero rara in questi ultimi tempi in cadetteria, sono riuscite a non tirare mai in porta. Il canovaccio tattico del match non è cambiato di una virgola rispetto a quanto era fin troppo ovvio attendersi: i Grifoni a fare la partita e i Lupi a contenere e a tentare di ripartire. Ma nello snodo tecnico-tattico del confronto, le contendenti hanno messo molto male in pratica i rispettivi piani-partita.
Ne hanno risentito ovviamente le emozioni, che hanno latitato per l’intero arco del match. Il Perugia, francamente, al di là di qualche attenuante per le assenze, ha mostrato tutta la sua pochezza propositiva e la sua sterilità offensiva. L’Avellino, dal canto suo, è andato a nozze sul piano delle proprie aspettative, perché alla compagine biancoverde competeva maggiormente attendere e bloccare le velleità degli Umbri. Ma nella fase di possesso, susseguente ad un ottimo assetto difensivo, specie dopo aver rubato tanti palloni nella propria trequarti, i Lupi hanno difettato parecchio, soprattutto sul piu’ bello, vale a dire nel momento dell’ultimo passaggio o della stoccata decisiva. Clamorosa e paradigmatica è stata nel primo tempo quella scivolata di Arrighini, che, appena entrato in area, invece di incrociare con il destro sul secondo palo, con il portiere perugino tutto spostato sul primo, quasi a botta sicura, ha preferito fare un ultimo dribbling, perdendo malamente la palla, appunto per la scivolata.
L’Avellino, al cospetto di un avversario che si è rivelato assolutamente battibile, ha cincischiato un po’ troppo in fase di ripartenza e nel secondo tempo ha finito con il coprirsi  e con l’attendere soverchiamente un Perugia davvero inconcludente, per non dire impalpabile. E’ vero che alla fine, se non ci fosse stato il gatto Gomis in porta, il Perugia avrebbe potuto letteralmente rubare tre punti con il rigore, ma sarebbe stato appunto un successo assolutamente non legittimabile.
In ogni caso il risultato di parità rientra nell’alveo di quanto auspicabile dai Biancoverdi alla vigilia. Ma Rastelli forse avrebbe potuto anche ottenere i tre punti in terra umbra se non avesse commesso qualche errore di scelta, se non dall’inizio, almeno a gara inoltrata. Un esempio? Ve ne proponiamo due: il belga Angeli, pesce fuor d’acqua, praticamente non pervenuto (che avrebbe potuto tranquillamente lasciare spazio e maglia da titolare a Soumarè), che  è rimasto colpevolmente in campo per oltre un’ora; e lo stesso Filkor, che,  entrato in sostituzione del collega belga, si è rivelato del tutto deleterio per i Lupi: due soli palloni toccati e due ammonizioni con conseguente espulsione, condite dal gravissimo cadeau del rigore a Taddei (che per fortuna lo ha subito restituito, facendosi parare il penalty da gatto Gomis).
Comunque il punto che restituisce la trasferta perugina (considerate anche le assenze molto importanti di Ely, Schiavon e Comi) è senza ombra di dubbio prezioso per i Lupi,  anche perchè contribuisce a fare morale e classifica.

 

 

 

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