Calimero celebra i suoi 50 anni con una mostra a Milano

 

Il pulcino più famoso della storia, con il suo sguardo triste e perso, il mezzo guscio d’uovo per cappello e con la vocina alquanto piagnucolosa ma inconfondibile, resa magistralmente da Ignazio Colnaghi, protesta con le celebri esclamazioni:“Eh che maniere! Qui tutti ce l’hanno con me perché sono piccolo e nero… è un’ingiustizia, però!”. Quel pulcino che ormai ha raggiunto il traguardo del mezzo secolo, è il quinto della covata della gallina Cesira con gli indimenticabili mutandoni a pois e il foulard che le ricopriva la testa. Dopo che il suo uovo si è schiuso, tardi rispetto agli altri, inizia le sue peripezie alla ricerca della mamma e immediatamente finisce in una pozzanghera, trasformandosi da bianco in nero.

Calimero entra nelle case degli italiani per la prima volta, il 14 luglio 1963, esordendo nella pubblicità per la Mira Lanza, all’interno di Carosello, baluardo della modernità italiana costituito da vari sketch seguiti da messaggi pubblicitari, riuniva la famiglia davanti al televisore e ne scandiva i suoi ritmi. Ma Calimero non è entrato solo nelle case degli italiani, ma soprattutto nel cuore e nell’immaginario collettivo degli Italiani e del mondo, ed è particolarmente acclamato in Francia e Giappone.

Tuttavia col senno di poi ha creato un partito contrario, scatenato anche delle accuse razziste, in particolare due le battute incriminanti. Calimero, disconosciuto dalla madre Cesira perché i suoi pargoli sono bianchi, le chiede “Ma se io fossi bianco, mi vorresti?” e la battuta dell’Olandesina “Tu non sei nero, sei solo sporco”, pretesto per lanciare il famoso slogan “Ava come lava”.

Ma Calimero resta sempre un’icona senza tempo e come scrisse Umberto Eco: “Quando un personaggio genera un nome comune ha infranto la barriera dell’immortalità ed è entrato nel mito: si è un calimero come si è un dongiovanni, un casanova, un donchisciotte, una cenerentola, un giuda.”

E per festeggiare i suoi 50 anni, a Milano, nel Palazzo della Permanente è allestita una mostra, visitabile a partire dal 13 dicembre 2013 e che si protrarrà fino al 9 marzo 2014.

Calimero e i suoi ideatori, i fratelli Nino e Toni Pagot, sono celebrati con la mostra “Calimero. È un’ingiustizia però!- 1963-2013”, che attraverso disegni, tavole originali, storyboard, cartoni animati, video e oggetti presi in prestito dall’archivio Pagot, ripercorre l’esordio, le diverse avventure del pulcino “piccolo e nero” e si potrà anche scoprire come nasce e si crea un cartone animato.

Sono disponibili oltre 6 ore di cartoni animati, anche dai primissimi in bianco e nero, a cui si va aggiungere l’esposizione di grandi gusci in resina, creati per l’occasione, e al termine della mostra verranno messi all’asta ed il ricavato devoluto per finanziare il progetto “Diritti in campo” promosso dall’Organizzazione Save the Children in collaborazione con Ava e Reckitt Benckiser, gruppo proprietario del marchio Ava.

Calimero resta al passo coi tempi, tant’è non va in pensione neanche lui, anzi diventa sempre più simbolo dell’ingiustizia nel mondo su scala globale.

 

Giovanna Di Troia

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