Capuano: “Contro la capolista Reggina occorrerà tanta aggressività e cattiveria agonistica”

Eccola la partita ideale per mister Capuano: la sfida alla capolista del girone è “un invito a nozze” per il sanguigno tecnico di Pescopagano, che in questi confronti “impossibili” trova tutto il proprio orgoglio e la propria voglia di stupire con le armi dell’aggressività e della cattiveria agonistica, di cui sembra essere connotato anche l’Avellino, che Eziolino sta provando a plasmare a sua immagine e somiglianza. Contro la Reggina di mister Toscano (ex tecnico biancoverde che nelle sua breve esperienza ad Avellino non lasciò tante tracce positive), la squadra biancoverde dovrà tenere sempre alta  la concentrazione ed il ritmo, per non soccombere sul piano tecnico. 

Ecco come ha presentato mister Capuano la gara di domani:

“Inutile dire che domani avremo da giocare una gara assai difficile, al cospetto della capolista del girone, la Reggina, che è meritatamente avanti a tutte. La squadra amaranto è ben allenata ed ha una rosa faraonica, che non c’entra niente con la serie C. Per quanto ci riguarda, dovremo affrontare questa sfida con tanta umiltà, cattiveria agonistica e fame. Loro sono partiti per vincere il campionato, mentre noi dobbiamo conservare la categoria, e questo renderà la partita ancora più difficile. Ma penso che l’abbiamo preparata bene, cercando di colpirli in quei pochissimi punti deboli che dovessero mostrare durante il match. E’ chiaro che per noi sarà uno stimolo enorme affrontare la capolista, e spero molto anche nell’apporto della nostra impareggiabile tifoseria. Sono certo che con la spinta della nostra Curva Sud andremo a tavoletta. Purtroppo abbiamo qualche calciatore acciaccato, ma sono convinto che chi scenderà in campo darà il massimo, perchè a prescindere dagli undici titolari, la rosa dell’Avellino è composta da uomini veri che lavorano con una grande concentrazione ed una capacità di applicazione notevole. L’abbraccio di Terni? Per me è stata un’emozione grande perchè significa che questa squadra, questi ragazzi mi seguono e mi stimano. Insomma l’Avellino sta davvero diventando mio. Come affrontare la capolista, cercando di recuperare il gap tecnico? Ripetendo  lo stesso spirito agonistico della sfida al Bari, con tanta rabbia e cattiveria, e capacità di sofferenza. Cercando anche di tenere una pressione sempre costante sull’avversario. Karic? Può giocare sia dietro la punta, sia da mezzala. E’ un calciatore importante, e bisogna fare un plauso a chi è stato capace di portarlo ad Avellino. Parisi? E’ del duemila ma sembra che abbia 36 anni, per la personalità e la cazzimma di cui è dotato. Secondo me il ragazzino è destinato a fare una grande carriera nel massimo campionato italiano. Ma come lui ci sono anche Micovschi e Charpentier. Il 20enne francese . se riesce a limare alcuni difetti nel proteggere la palla, potrà diventare un attaccante importante. La contestazione a Di Somma? Mi dispiace molto e un pò mi sento in colpa, perchè forse è stato contestato a causa mia. Ma non va bene prendersela con un monumento come Di Somma, sarebbe come contestare la Madonna di Montevergine. Spero che i tifosi dissenzienti se la prendano solo con me. Il mio amore per l’Avellino? E’ cominciato tanti anni fa, oltre 30 anni fa, quando ho lavorato per il club biancoverde, che allora era in serie A, portando in Irpinia diversi calciatori. L’Avellino è per me come una bella donna a cui hai promesso che un giorno sarebbe stata tua. Poi quando l’hai presa, sai che sarà tua per sempre”.

 

 

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