Casertana – Avellino 0 – 2, vittoria ineccepibile dei Lupi che mandano un segnale a tutto il campionato

Casertana – Avellino 0 – 2

Casertana: Venturi, Soprano, Celiento (38′ Carretta), Sciacca; Calapai (56′ Paglino), Casoli, Proietti, Toscano, Anastasio, Curcio (56’Taurino), Tavernelli. A disposizione: Marfella, Trematerra, Damian, Matese, Galletta, Del Prete, Turchetta, Montalto, Cadili. All.: Cangelosi.

Avellino: Ghidotti, Cancellotti, Benedetti, Mulé, Ricciardi, Lores Varela (61′ Palmiero), Casarini (83′ Pezzella), Armellino, Tito (83′ Maisto), Sgarbi, Gori (69′ Marconi). A disposizione: Pane, Pizzella, Mundula, Sannipoli, D’Angelo, Tozaj. All.: Pazienza.

Arbitro: Perri di Roma.

Marcatori: al 12′ Sgarbi, al 70′ Marconi.

E’ stata una vittoria ineccepibile quella colta dai ragazzi di mister Pazienza al Pinto di Caserta, ai danni dei Rossoblu. Un match che non è mai stato in discussione, specie dopo che i Lupi, dopo soli 12 minuti, al primo vero affondo, erano passati in vantaggio, grazie ad un altro gol del gioiellino Sgarbi, che si sta “travestendo”, almeno nelle movenze, in un certo Gigi Castaldo.
La compagine di Cangelosi non ha potuto reggere il confronto con un Avellino, letteralmente trasformato, anzi rivoltato come un calzino da mister Pazienza, che ha saputo inculcare ai suoi ragazzi la classica mentalità vincente. Un undici, quello sceso in campo in terra casertana, che ha mostrato di avere imparato in fretta la lezione tattica e mentale, impartitagli dal giovane trainer pugliese.
Pur nelle difficoltà che le diverse assenze comportavano, Pazienza ha proposto anche in Terra di Lavoro una compagine altamente competitiva, imperniata su un centrocampo di categoria superiore, con la coppia Casarini- Armellino, che ha letteralmente dettato legge nella zona nevralgica del campo.
Soprattutto la presenza in campo dell’ex Bologna, alla seconda partita, dopo il suo reintegro nella lista dei 24, ha cambiato i connotati tecnico-tattici del centrocampo biancoverde, e non solo, dando spessore e vigoria nuova ad una fase di non possesso, che, ora si può dire, è davvero ragguardevole e produttiva. Evidentemente, il ruolo di riferimento, quasi di allenatore in campo conferitogli da Pazienza, ha praticamente rigenerato un calciatore, che è finalmente in grado di fare la differenza.
Con Casarini a fare da frangiflutti, ma anche da cucitore della proposizione biancoverde, dopo la brillante prestazione in casa contro il Potenza, stasera è nuovamente venuto fuori un Avellino concreto, essenziale, ma anche con una sana consapevolezza delle sue notevoli potenzialità.
E’ stato un bel derby anche per lo spettacolo offerto dalle due tifoserie, da sempre gemellate, ma a gioire è stato solo l’Avellino, che si sta, settimana dopo settimana, riappropriando di quel ruolo di protagonista assoluta che i pronostici alla vigilia del campionato gli avevano attribuito.
Certo, la squadra irpina dovrà farne ancora di strada per colmare il gap iniziale, direttamente connesso con la pessima gestione Rastelli. Per ora, i Lupi dalla terza giornata ad oggi, in sei gare hanno raggranellato la bellezza di 13 punti, con quattro vittorie, un pareggio ed un sola sconfitta.

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