Chiusano San Domenico, sabato 15 dicembre alle ore 17 presso Palazzo De Francesco cerimonia di premiazione del premio giornalismo “Carlo Nazzaro”

Giunge quest’anno alla sua Quinta Edizione il Premio Nazionale di Giornalismo e Varia Umanità “Carlo Nazzaro”, intitolato all’illustre giornalista originario di Chiusano San Domenico. 

La cerimonia di premiazione per l’anno 2018 si terrà Sabato 15 Dicembre alle ore 17.00 presso Palazzo De Francesco a Chiusano San Domenico e vedrà il Patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Avellino.

Nomi di eccellenza saranno tra i premiati di questa edizione 2018.

Di seguito la lista:

Sezione Amici del territorio:

Monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Avellino

Michele Maria Spina, Dirigente Superiore della Polizia di Stato di Napoli

Don Antonio Romano, Parroco di Chiusano di San Domenico

Don Michele Reppucci, Domenicano di Chiusano di San Domenico

Sezione Teatro:

Armando Cavaliere, attore, musicista e regista, originario di Chiusano di San Domenico

Sezione Scienze e Varia Umanità

Silvia Tentindo, prof.ssa di Fisica AL CERN –University di Lausanne, originaria di Chiusano di San Domenico

Domenico D’Alelio, studioso e ricercatore-Stazione Zoologica DOHRN, originario di Chiusano di San Domenico

Sezione Giornalismo

Alessandro Barbano, già direttore del Mattino, giornalista e scrittore

Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e redattore del giornale Repubblica

On. Michele Gubitosa, direttore di Irpinia news

Davide Nunziante, direttore della Voce di Napoli-online, per il giornalismo Web

Sezione Scolastica:

Saranno premiati i primi tre studenti della provincia di Avellino, che risulteranno i migliori nella prova scritta che si è svolta a Palazzo “De Francesco” lo scorso 6 dicembre.

Saranno distribuiti tre premi per le scuole primarie, tre premi per le scuole secondarie di primo grado e tre premi per le scuole secondarie di secondo grado.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Carmine De Angelis, che coglie l’occasione per ricordare che la presenza del Vescovo di Avellino sancirà l’intenzione di sottoscrivere un protocollo d’intesa tra Curia di Avellino, Congrega, Parrocchia di Chiusano e Comune per ristrutturare la Chiesa di San Domenico e il suo campanile.

“L’impegno finanziario sarà ripartito tra Vescovado, CEI e con la compartecipazione dal Comune – afferma De Angelis – La progettazione sarà a cura del Vescovado con il contributo della stessa Congrega, il cui commissario don Antonio Romano è stato preziosissimo.”

 

 

Biografia di Carlo Nazzaro

Esordisce come giornalista sul quotidiano napoletano “Don Marzio” dove è redattore insieme a Enrico De Nicola (futuro primo Presidente della Repubblica italiana) dal 1909 al 1918. Collaboratore del Corriere della sera fin dai tempi di Aldo Borelli con i suoi noti elzeviri, dal 1918 al 1930 lavora al “Mezzogiorno”. Non amava spostarsi dalla “sua” Napoli, il suo viaggio più lungo, prima della seconda guerra mondiale lo portò a Trieste, a Venezia e a Bologna, dove intervistò Albert Einstein nel 1943. Di quell’episodio lui stesso disse: “Mi rifece la punta della matita che per l’emozione avevo spezzata”. È sua la lapide “Amalfi nome forte e gentile che solcasti i mari che nuovi mari conquistasti alla fede e alla patria” (iscrizione lapidea sul porto di Amalfi).

La direzione del Roma

Per oltre un decennio (dal 1931 al 1943) è stato impegnato nella direzione, allo Spirito Santo, del giornale quotidiano “Roma”. Personalità, artisti, scrittori e giornalisti amavano incontrare Nazzaro in quel cenacolo di cultura. Nazzaro fece studio, talvolta accanto al pianoforte fatto portare da lui stesso. Per il noto musicista Pietro Mascagni, Nazzaro fece portare al giornale un pianoforte che piazzò in tipografia: quando il musicista arrivò al giornale, prima si trattenne in affettuosa conversazione con l’amico direttore, dopo accolse con simpatia la trovata, suonando per un’ora, fra linotype e banchi d’impaginazione. Così accadde con Luigi Pirandello accompagnato da Marta Abba: giornalisti e tipografi poterono ascoltare due brani di “Così è (se vi pare)”, recitati dalla grande attrice. Poi fu la volta di Jascha Heifetz con il suo violino Stradivari, delle “quattro chiacchiere” con Ugo Ojetti, come le aveva chiamate lui, e della dizione in veneziano di alcune scene di “Sior Todero brontolon” da parte di un dicitore d’eccezione: Renato Simoni.

Nel 1947 Carlo Nazzaro va a dirigere “Il Mattino Illustrato” e quindi “Il Risorgimento”. Ma è nel 1950 che diventa condirettore de “Il Mattino” con Giovanni Ansaldo come ricorda un articolo di Gaetano Afeltra sul Corriere della Sera.

Il premio Saint-Vincent

Nel 1972 gli fu attribuito il premio Saint-Vincent per il giornalismo, con la menzione “Per una vita dedicata al giornalismo”.

Il ricordo di Arturo Fratta

Intitolando una scuola a Carlo Nazzaro, Chiusano San Domenico onora un suo illustre concittadino. Ma non soltanto. Finalmente paga un tributo d’amore a uno dei tanti suoi figli che se ne allontanarono e per tutta la vita conservarono memoria della loro terra e della loro gente. Di Chiusano scrisse con l’incantata nostalgia dell’esule, portando il nome del piccolo paese montano ben oltre i confini dell’Irpinia.

Riconoscimenti post mortem

A lui è intitolata una via di Napoli, nonché la scuola elementare e la Pro Loco del suo paese d’origine. Il quotidiano Roma d’intesa con la civica Amministrazione di Chiusano di San Domenico in provincia di Avellino, paese d’origine di Carlo Nazzaro, scoprirà una targa muraria sulla sua casa natale nel trigesimo della morte.

Il premio giornalistico Carlo Nazzaro

Dopo il convegno “Il giornalismo culturale in Irpinia – Carlo Nazzaro e la storia di una grande tradizione” il 5 luglio 2013 la sua terra natale lo ha voluto ricordare attraverso la creazione di un premio giornalistico:”Carlo Nazzaro – Sud protagonista”.

Prima edizione

Ad aggiudicare i premi la giuria composta da Aldo De Francesco (giornalista), Gianni Ambrosino (direttore di Canale 21), Ottavio Lucarelli (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania), Antonio Sasso (direttore del Roma), Antonio Festa (giornalista), Enrico Dell’Orfano.I vincitori della sezione “Vico Fantasia” sono Natascia Festa (Corriere del Mezzogiorno), Franco Esposito (già inviato del Mattino e del Corriere dello Sport). Per la sezione “Napoli Sempreviva” Mario Maglione (artista e cantante), Oreste Cuomo (epatologo). Per la sezione “Sud protagonista” Giuseppe Acocella (vice presidente del Cnel).

Opere

Pubblicò una prima raccolta di elzeviri nel 1963 con la casa editrice Fausto Fiorentino, dal titolo “Napoli sempreviva” che ebbe recensioni di Giovanni Ansaldo, Dino Buzzati, Giuseppe Marotta, Paolo Monelli, Marco Ramperti, Mario Stefanile. Seguirono nel 2002 due raccolte postume: “Vico Fantasia” e “Napoletani col don” a cura di Arturo Fratta per le “Edizioni del Delfino”.

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