Giorgio Napolitano si è ufficialmente dimesso: ora si apre la corsa al nuovo Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano ha firmato la lettera di dimissioni e lascia, dunque, il Quirinale dopo quasi nove anni di mandato. Le dimissioni sono state lette in Aula alla Camera dalla presidente Laura Boldrini ed è partito un lungo applauso e una standing ovation dai banchi della maggioranza. Ora si apre ufficialmente la corsa al suo successore, mentre il presidente del Senato Piero Grasso – che si è appena spostato da Palazzo Madama a Palazzo Giustiniani, che diventa sede della presidenza – svolgerà per il tempo necessario le funzioni di capo dello Stato. Matteo Renzi, intanto, stringe i tempi sulla successione. “Ragionevolmente a fine mese – dice a margine della presentazione di un libro – avremo il prossimo presidente della Repubblica”. E avverte, dopo quanto accaduto prima della rielezione di Napolitano, questa volta “non possiamo fallire”.

Renzi ribadisce di non voler parlare di nomi ma di un profilo. “E’ ridicolo per le istituzioni discutere sui nomi. Dobbiamo discutere il profilo di un grande arbitro che aiuti il Paese a crescere. Il prossimo presidente deve avere le caratteristiche costituzionali che chiamano i gruppi dirigenti di tutti i partiti a una scelta di grande responsabilità”.

Berlusconi ha auspicato “che si possa arrivare a un Capo dello Stato che sia garante di tutti e non di una parte. Credo sia una domanda assolutamente logica e giusta – ha detto – pretendere di avere un presidente che non sia un seguito di tre presidenti di sinistra che hanno portato questo Paese a questa situazione non democratica”.

La prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica è fissata per le 15 del 29 gennaio: è quanto emerge dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

 

 

 

 

Da Ansa.it

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