Il medico-scrittore irpino Giovanni Savignano invitato a presentare il suo libro “Il caso penicillina” all’Università di Oxford

 Il 19 gennaio scorso, ad Adelaide in Australia, alla presenza del Console Roberta Ronzitti, si tenne la presentazione del libro “il caso penicillina” L’autore è il dottor Giovanni Savignano, medico radiologo presso l’Ospedale Moscati di Avellino, che ha già pubblicato testi sia sulle problematiche della sanità nel nostro paese che su Carlo Gesualdo “Principe dei Musici”. Ieri mercoledì 3 maggio importante riconoscimento per lo scrittore: invito da parte dell’Università di Oxford a illustrare il contenuto della sua opera .

La Scuola di Patologia della Facolta’ di Medicina lo ha accolto nell’aula dedicata agli eventi scientifici, con la presenza di tanti studenti, ricercatori e diversi docenti tra cui Christofer Tang di Patologia e Simon Hunt di Immunologia . Oxford è un centro studi cosmopolita dove la ricerca è un valore, perchè si punta sulla ricerca come elemento di differenziazione, con i migliori che vengono premiati e possono crescere, e fare carriera.

Savignano, nel libro, ripercorre tutti le diverse fasi della Medicina prima di approdare alla scoperta finale della penicillina . In realtà, l’utilizzo delle muffe per curare malattie infettive risale all’antica Grecia, e già Romani, Cinesi e Indiani trattavano infezioni con medicamenti simili agli antibiotici. Fleming, nel 1928, osservò un fenomeno sulle sue colture ed ebbe la brillante intuizione. In una delle colonie una piastra di agar (ricca di sostanze nutritive) disseminata di campioni di staphylococcus aureus era stata inquinata da una muffa atterrata su di essa. Fleming vide che nel centro della coltura si notava una macchia di muffa, le colonie di stafilococchi stavano scomparendo come se fossero sottoposti ad un fenomeno di disintegrazione.

Fleming pubblicò le ricerche nel 1929, ma nessuno avrebbe potuto mai immaginare gli sviluppi successivi. Nel 1938, proprio nell’Università di Oxford che ha ospitato il dottore Savignano, fu il patologo Florey, nato nei pressi di Adelaide, ad organizzare il gruppo di ricercatori che mise in pratica la scoperta di Fleming. Furono capaci di trasformare un sottoprodotto di una muffa, del genere penicillium, in un farmaco portentoso. Nel 1945 arriva il riconoscimento del Premio Nobel per la Medicina a Fleming, Chain e Florey.

Francesco Aufiero

 

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