Inaugurato a Porto Ercole il parco monumentale intitolato a Caravaggio

Inaugurato a Porto Ercole (Grosseto), il parco monumentale funerario intitolato a Caravaggio, con la tumulazione, in un’urna, dei resti attribuiti a Michelangelo Merisi: il pittore proprio all’Argentario avrebbe trovato la morte esattamente 404 anni fa, il 18 luglio 1610. Così secondo la ricerca condotta da un comitato di esperti presieduto da Silvano Vinceti, anche presidente della Fondazione Caravaggio, tra i presenti stamani alla cerimonia insieme al sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli e allo scultore Giuseppe Conte, autore del monumento dove sono state deposte le ossa. “Terminate le indagini scientifiche tra il 2009 e il 2010 – ha spiegato Vinceti -, il Comitato si era preso l’impegno di dare una giusta sepoltura ad un grande genio pittorico che ha ubriacato di bellezza il mondo. Ciò che ci ha mosso è stato un atto d’amore nei riguardi di Caravaggio e un modo per ridare ciò che ci è stato donato”. “Siamo riusciti a fare tutto in tempi molto stretti, questo è un progetto che abbiamo realizzato non solo per Porto Ercole ma per tutta la Maremma” le parole del sindaco. Le ossa – che “indagini scientifiche, che hanno coinvolto le Università, Bologna, l’Aquila e del Salento, col carbonio 14 e con l’analisi genetica confrontata con i consanguinei”, hanno portato ad attribuire come spoglie mortali di Caravaggio – furono dissepolte per lavori stradali, nel 1956, da un piccolo cimitero di Porto Ercole, dove poi oggi è stata posizionata la tomba, e trasportate in una cripta sotto la chiesa dell’attuale cimitero. Cinque anni fa il via alla ricerca che ha portato infine al parco funerario e alla tumulazione dei resti in un’urna dove da ora “chiunque – si spiega – vorrà passare per Porto Ercole potrà rendere omaggio”.

 

 

 

 

 

Da Ansa.it

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