La furia della capolista Arechi si abbatte sui resti dell’AvellinoRugby

L’Arechi Rugby si conferma squadra imbattibile centra il tredicesimo successo consecutivo su tredici partite disputate, in pratica passeggia sui resti dell’Avellino Rugby, che poco se non nulla ha potuto per provare ad arginare la furia dei dragoni di Salerno. La coperta continua ad essere corta, purtroppo, solo quindici le unità a disposizione per la truppa cara al Presidente Roca, bisogna comunque fare un plauso ai XV ragazzi della palla ovale avellinese che hanno resistito per entrambe le frazioni di gioco, sapendo di non avere nessuno in panchina pronti a sostituirli hanno stretto i denti, onorando l’impegno fino all’ultimo secondo di gioco, provando ad arginare l’impeto dei padroni di casa, non disdegnando di tanto in tanto di proporsi anche per qualche sortita nei ventidue avversari. 100-0 il risultato del Vestuti, peggiore score dell’anno per il roster guidato da mister Caliano ed il direttore tecnico Bianco, ma aldilà del valore degli avversari, difficilmente si poteva fare di più. Sedici mete per i gialloblù della Valle dell’Irno, sette nel primo tempo e nove nel secondo, di cui dieci trasformate. Mister Caliano, elogia comunque il coraggio dei suoi, puntando l’indice sulle prossime ultime quattro partite dove gli irpini incontreranno avversari quanto meno alla propria portata. ” C’era poco da fare quest’oggi, il valore degli avversari e la nostra squadra a dir poco decimata, non ci hanno permesso di giocare una delle nostre migliori partite, sicuramente non era questa quella da vincere, il calendario ora ci propina incontri con squadre con i nostri stessi problemi, con quelle potremo provare come minimo a giocarcela, ad iniziare dal prossimo impegno tra 21 giorni a Catanzaro, sperando di recuperare qualche elemento che in questo momento tra infortuni e motivazioni di ogni specie non abbiamo. Un plauso i ragazzi lo meritano, molti di loro per esigenza hanno svolto ruoli che avevano solo visto fare agli altri, cavandosela egregiamente, mi riferisco a Roberto, tra i migliori in campo, schierato terza linea centro e Virginio Gaita all’apertura , oltre che a Iannaccone riproposto nel delicato ruolo di estremo”.

La partita

Si comincia alle 15:00 al Vestuti, davanti ad un’ottantina di festanti spettatori che hanno salutato l’ultimo impegno casalingo del team del Presidente Manzo, che ricordiamo che non potrà accedere comunque agli spareggi, in quanto non ha assolto l’obbligo dell’Under 16. Dei diciotto arruolabili alla vigilia, il duo Caliano&Bianco perde anche il febbricitante Capasso e l’indisposto Balletta, niente da fare per il tesseramento della new entry Accomando, recuperati come detto, invece l’ultimo dei manocalzatesi aggiuntosi al gruppo, Andrea Imparato, il paternese Roberto e la roccia Spiniello, quest’ultimo va a formare la prima linea insieme a G. Lombardi e Petruzziello che occupa il ruolo di tallonatore, in seconda vanno G. De Mattia e Sellitto, in terza mister Caliano ed il tabaccaio Vietri sono i due flanker, con Roberto che va a fare il numero otto, in mediana i due cugini Gaita, alla pulce Vincenzo come al solito il comando della mischia, al panda Virginio per la prima volta l’apertura, nei centri Raosa e Ruggiero – trentacinque anni in due – le ali Govetosa ed Imparato, estremo la gazzella Iannaccone. La partita ha poco da raccontare se non il costante predominio del triunviro Indennimeo- Falivene- Romano, che chiudono la pratica dopo scarsi venti minuti di gioco, il tempo necessario per realizzare le quatro mete necessarie a conseguire il punto di bonus, primo tempo che si chiude sul 45-0, sette mete di cui cinque trasformate, da segnalare il giallo beccato da Ruggiero sul finire del primo tempo. Nella ripresa la musica non cambia, i salernitani dispongono di ben sette cambi tutti effettuati, gli irpini purtroppo devono tirare il carro in una salita che con lo scorrere dei minuti diventa sempre più ripida, si fanno male il kun Petruzziello ed il panda Gaita, che stoicamente rimangono in campo per non macchiare il club dall’onta del 20-0 a tavolino, poco importa se i locali ne fanno altre 9 di cui otto trasformate e chiudono sul 100-0. Domenica prossima, il campionato osserva un turno di riposo, per l’ultimo impegno casalingo dell’Italrugby contro l’Inghilterra, la domenica successiva ai lupi invece tocca il turno di riposo combinato dal calendario per la disparità delle squadri partecipanti al torneo, si riprende domenica 30 marzo al Campo Scuola di Catanzaro, poi il 6 aprile ci sarà il derby al Manganelli contro i Wolves Ospedaletto, si tornerà il 13 al Vestuti contro il Rugby Salerno, poi la pausa per le festività pasquali, infine il 27 si chiude la stagione, tra le mura amiche con il recupero della gara con gli universitari del Cus Cosenza. Gli allenamenti come al solito riprendono martedì e mercoledì e venerdì sempre in pomeridiana a Largo Santo Spirito.

La formazione

15 Iannaccone 14 Govetosa 13 Raosa 12 Ruggiero 11 Imparato 10 Vg. Gaita 9 Vc. Gaita 8 Roberto 7 Vietri 6 Caliano 5 G. De Mattia 4 Sellitto 3 Spiniello 2 Petruzziello 1 G. Lombardi.

Nazionali

L’Italia lotta con coraggio ma l’Irlanda ci fa sette mete. 46-7 il finale dall’Aviva Stadium di Dublino, enorme pressione verde, gli azzurri tengono come al solito per quaranta minuti e vanno sul 7-7 grazie alla meta di Sarto, poi i padroni di casa dilagano e alla fine saranno 7 le mete. Standing ovation per il commiato di O’Driscoll. Crac Castrogiovanni all’8′, uscito per una botta alla costola, in dubbio per la gara di chiusura del Sei Nazioni 2014 contro i leoni di Sua Maestà britannica, a questo punto tra le favorite ad alzare il più antico trofeo esistente del mondo sportivo. Sole, vento, fuochi d’artificio e petardi per celebrare O’Driscoll, che stabilisce il record a 140 caps nella sua ultima apparizione in maglia verde Non sarà la sua migliore partita, anche se sarà premiato come man of the match. Intensa la prova del sannita Furno che ha giocato nel ruolo di flanker tutti e due i tempi. 51 milae più i paganti, di cui quattromila italiani, di cui anche una mezza dozzina che ha rappresentato l’Avellino Rugby.

Under 20

Ancora una volta l’Italia U20 di Alessandro Troncon non manca di coraggio od orgoglio, ma ad Athlone contro i pari età irlandesi guidati dall’ex CT del Galles Ruddock gli Azzurrini devono arrendersi per 18-0 nella quarta giornata del Torneo di categoria. Due settimane dopo aver piegato la Scozia in provincia di Pordenone, Azzolini e compagni cozzano contro un XV irlandese perfettamente organizzato, capace di creare un notevole volume di gioco, e reagiscono – come nel match d’apertura contro il Galles – mettendo in mostra una difesa determinata, a tratti forse troppo fallosa ma sempre aggressiva e puntuale. Venerdì prossimo (ore 19, diretta Rai Sport) ultimo atto del 6 Nazioni di categoria al Peroni Stadium di Calvisano contro l’Inghilterra. Decisa la prova dell’ex IV Circolo Manganiello, in campo per tutto il match nel ruolo di primo centro.

Femminile

Il prato dell’Aviva Stadium resta stregato per il rugby italiano e, dopo la maschile, anche l’Italdonne di Andrea Di Giandomenico deve arrendersi alle irlandesi campioni in carica con un passivo pesante: Gaudino e compagne, all’esordio sul prato della capitale irlandese, vengono sconfitte 39-0, un passivo ben diverso dal 3-6 con cui un anno fa a Parabiago le verdi celebrarono il Grande Slam. Non è bastata l’abituale grinta delle Azzurre per tenere testa ad un XV di casa trascinato dal pubblico – oltre seimila persone – tra cui anche la carovana irpina presente a Dublino, rimasto sugli spalti dell’impianto dublinese ed apparso, questa sera, più solido ed organizzato in ogni fase di gioco. Domenica le Azzurre, che dopo il turno di questo pomeriggio hanno all’attivo due vittorie ed altrettante sconfitte nel Torneo, riceveranno a Rovato (diretta streaming Youtube.com/Fedrugby) l’Inghilterra, chiamata a vincere con ampio margine per provare a riconquistare quel titolo che un anno fa le era stato strappato dopo lungo dominio proprio dalle irlandesi, tornate oggi in vetta alla classifica con una miglior differenza punti. La Cioffi come al solido ha presidiato i 3/4, nel ruolo di secondo centro, ha giocato l’intero incontro la Cammarano, altra sannita che rappresenta la Campania, è entrata nel ruolo di pilone al posto della Ferrari al 23′ del secondo tempo. (Roar)

Arturo Romeo

o'driscoll

Brian O’Driscoll, 140 caps per lui, primo rugbista a raggiungere questo numero così esorbitante in una Nazionale

Loading