Latina – Avellino 0 – 5, i Lupi aprono il nuovo anno con uno squillante successo

Latina – Avellino 0 – 5

Latina: Cardinali (dal 41′ Bertini), Ercolano, Rocchi, Cortinovis, Crecco, Riccardi, Di Livio, Paganini, Fella (dall’82’ Mastroianni), Del Sole (dal 46′ Marino, dall’82’ De Santis), Fabrizi (dl 63′ Jallow). A disposizione: Vona, Perseu, Gallo, Rozzi, Polletta. All.: Di Donato.

Avellino: Ghidotti, Cancellotti, Rigione, Armellino, Ricciardi, De Cristofaro, Palmiero (dall’80’ Maisto), D’Angelo (dal 72′ Dall’Oglio), Tito (dal 72′ Liotti), Patierno (dal 73′ Gori), Sgarbi (dall’81’ Pezzella). A disposizione: Pane, Pizzella, Nosegbe-Susko, Mulè, Falbo, Lores Varela, Marconi. All.: Pazienza.

Arbitro: Virgilio di Trapani.

Marcatori: al 10′ Sgarbi, al 25′ (rig.) e al 28′ Patierno, al 38′ De Cristofaro, al 44′ Patierno.

Successo clamoroso dei Lupi, che al Francioni di Latina non avrebbero potuto iniziare meglio il 2024. Uno squillante pokerissimo infilato da Patierno e compagni nella calza della Befana dei circa mille tifosi biancoverdi accorsi in terra pontina. Un inaspettato cinque a zero in casa di un Latina che si è sfaldato sotto i colpi degli Irpini. Questa contro i nerazzurri di Di Donato era una prova senza appello per gli uomini di mister Pazienza, che non avevano alternative alla vittoria, per poter continuare a coltivare sogni di promozione diretta. Dovevano vincere a tutti i costi i Lupi, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che i tre punti al Francioni sarebbero arrivati con grande perentorietà già alla fine del primo tempo.
Invece è successo proprio questo: dopo 44′ minuti di gioco, con il parziale di 0-5, i Lupi hanno chiuso la pratica Latina. Spietati e cinici in maniera inaspettata, Sgarbi e compagni hanno letteralmente strapazzato i malcapitati pontini.
Eppure l’approccio alla gara da parte dei ragazzi di Pazienza non era stato dei migliori, tanto che nei primi dieci minuti di gioco i padroni di casa avevano menato la danza, sfiorando il vantaggio in almeno un paio di circostanze. Ma superate indenni le prime fasi di gioco, i Lupi si sono improvvisamente accesi grazie alla premiata ditta Palmiero-Sgarbi, che hanno confezionato in maniera splendida la prima rete biancoverde: lancio in verticale di quaranta metri del centrocampista ex Pescara per l’attaccante in prestito dal Napoli, che, scattato sul filo del fuorigioco, si è involato inesorabilmente verso l’area dei padroni di casa, ed ha superato il portiere pontino in uscita disperata.
Il gol subito ha tolto la spavalderia dei primi minuti ai Nerazzurri, restituendo, al contempo, agli Irpini una grande consapevolezza nei propri mezzi.
Dal 10′ i Lupi hanno preso decisamente in mano le redini del match, affondando i colpi come una lama nel burro, e per il Latina è cominciato un autentico incubo, perchè i Lupi hanno infierito con inusitata ferocia. Al 25′, sull’ennesima ripartenza sulla trequarti l’Avellino raddoppiato: De Cristofaro è stato atterrato in area, e l’arbitro ha decretato il penalty per i Lupi, che il tiro chirurgico di Patierno ha trasformato nel raddoppio biancoverd. Appena tre minuti dopo è arrivato anche il terzo gol, ancora ad opera di Patierno, che ha sfruttato un assist di Ricciardi, che gli ha scaricato una palla a tre metri dalla porta, che doveva solo essere spinta in rete.
Si pensava che sarebbe finità là, almeno la prima frazione di gioco, invece tra il 38′ ed il 44′ sono arrivate altre due reti, grazie a De Cristofaro (che ha fatto un figurone al suo esordio assoluto con la casacca biancoverde), che ha superato il portiere in uscita e ha messo in rete a porta vuota, ed allo stesso Patierno, autore della sua prima tripletta in maglia biancoverde, che ha raccolto un altro assist di Ricciardi, a seguito di un azione fotocopia di quella che aveva determinato il terzo gol.
Il secondo tempo è stato giocato praticamente solo per onor di firma, atteso l’imbarazzante divario di reti di forze in campo.
Unica nota stonata in un pomeriggio irripetibile per i Lupi è sta l’incredibile e testarda decisione di Pazienza, a vittoria ormai ampiamente in cassaforte (e soprattutto in vista della decisiva sfida alla Juve Stabia prevista al Partenio fra otto giorni), di tenere ancora in campo per buona parte della ripresa i diffidati Tito e Patierno, e l’esausto Sgarbi, che ha dovuto chiedere lui il cambio, ed è stato tolto solo ad otto minuti dal termine del match.

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