Marcello Trotta: “Sono molto contento di essere arrivato in una grande piazza come Avellino – Spero di aiutare la squadra ad arrivare in alto”

 Ed eccolo Marcello Trotta, il 22enne di origini casertane, arrivato ad Avellino direttamente da Londra, dove giocava da circa sei anni.  Il ragazzone, che fa parte dell’Under 21 azzurra, desiderava giocare nel campionato italiano, anche per non perdere la possibilità di partecipare a giugno con la squadra di Di Biagio alle finali del campionato europeo. Ecco come si è presentato alla stampa irpina e ai tifosi biancoverdi:

Sono molto contento di essere arrivato ad Avellino. E voglio ringraziare per questo il presidente Taccone. So che questa squadra ha un progetto importante, ed io spero di contribuire a farla arrivare in alto. Inutile nascondere che mi hanno fatto molto piacere anche le belle parole che mister Di Biagio ha avuto per me, questo significa che il tecnico della Nazionale crede nelle mie possibilità.”

Abbiamo chiesto a Trotta se avesse consapevolezza di essere arrivato in una delle società piu’ importanti e gloriose di tutta l’Italia meridionale, che in Campania è seconda solo al Napoli.

“Penso che quella di Avellino sia una grande piazza anche a livello nazionale.  So che i miei nuovi tifosi ci tengono tantissimo alla squadra biancoverde e questo sicuramente riesce a darti sempre qualcosa in piu’. Questa passionalità e questo calore particolare della tifoseria irpina mi hanno spinto ulteriormente ad accettare Avellino. E poi questa squadra crede molto nei giovani come me. Le mie caratteristiche? Sono un attaccante moderno che si muove molto. E’ logico che il mio primario compito sia quello di fare gol”.

A proposito dell’attacco dei Lupi, abbiamo chiesto a Trotta come vedrebbe un suo eventuale impiego insieme con Comi, considerato che contro l’Irlanda, a marzo del 2014, Di Biagio lo fece entrare in campo proprio accanto all’attuale ariete biancoverde.

 ” Si ho giocato per una parte della gara insieme a Comi e penso che potrei farlo anche ad Avellino. Comunque io giocherò come e dove mi indicherà mister Rastelli. Anche perchè è vero che è importante quello che riuscirò a fare sul piano personale, ma ancora piu’ importante sarà ciò che riuscirò a fare per il gruppo e per la squadra. L’esperienza vissuta in Inghilterra mi ha formato molto e mi ha fatto crescere anche dal punto di vista umano. A chi mi ispiro? Sicuramente a Vieri e Toni”.

 

 

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