Nusco, la nota di Francesco Biancaniello Consigliere comunale

La democrazia di convenienza al tempo della pandemia ed il ritardo nella ripresa.

Scuola, no-vax, rapporti anzi conflitti quotidiani tra Governo centrale e Governi territoriali (Regioni ed Enti locali).Le grandi democrazie ma anche semplicemente le democrazie, le società definite più avanzate riescono a governare le situazioni di crisi e di emergenza, quando la popolazione è in pesante stato di bisogno, infondendo coraggio e stimolando senso civico, senso di appartenenza ed unità per il bene comune e per poter ritornare presto alla normalità.

Nelle emergenze l’efficienza dell’apparato democratico dello Stato si misura con la tempestività, l’adeguatezza e la concretezza delle azioni adottate e messe in campo in modo UNITARIO, CHIARO e DECISO!Ad oggi, salvando il salvabile, non si sta dando un bell’esempio, c’è tanta confusione e regna incertezza; e molti ne approfittano aumentando appunto solo confusione senza però dare soluzioni concrete!Non servono riforme delle riforme con nuove leggi e leggine speciali, decreti legge e decreti legislativi se poi nella sostanza restano incompiuti; per governare l’emergenza e poi garantire il ritorno alla normalità servono persone competenti, preparate e dedite al proprio ufficio, pronte ad assumersi le responsabilità del ruolo e della funzione che ricopronoanche adottando provvedimenti apparentemente impopolari.

Servono persone che facciano le scelte che servono e non quelle di convenienza. L’attuale politica o almeno gran parte d’essa, in questa situazione ed in questo tempo ha una grande responsabilitàperché, come al solito, è rimasta indietro, spiazzata, capace solo di seguire e cavalcare il malcontento senza essere invece d’esempio!Serve dunque un forte cambio di passo rispetto ai vecchi metodi che ci hanno lasciato macerie, nonostante le apparenti ricostruzioni!Macerie di metodo e di sistemache restanoancora da riformare nonostante tutti si mostrano e continuano a mostrarsi come “riformatori”!In tale contesto, se non si riesce a governare l’emergenza in modo unitario e concreto, figuriamoci parlare di “ripresa” e messa in campo delle programmazioni economiche ed utilizzo dei  finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e della SNAI (Strategia Nazionale per le Aree Interne) garantendo sin d’ora tempi certi e governance operative ed all’altezza della situazione; purtroppo l’amara verità è che stiamo in gravissimo ritardo e non ce lo possiamo permettere; e la pandemia non sia l’ulteriore capro espiatorio per giustificare inefficienze e ritardi in tutti i campi ma soprattutto nel far partire azioni di sviluppo finora rimastesolo sulla carta.

E’ necessario che da una democrazia di convenienza costruita da pochi e per pochisi passi presto ad una democrazia di programma, di metodo, di competenza e di fatti realizzati nell’interesse vero della collettività.Recuperiamo però anche noi cittadini, la responsabilità delle scelte importanti, delle scelte giuste e non di convenienza; perché le scelte giuste sono alla base della crescita e dello sviluppo per le future generazioni mentre le scelte di convenienza ostacoleranno sempre, come del resto finora avvenuto, questo percorso.Assumiamoci la responsabilità delle scelte che saranno in grado di determinare veramente il successo oppure il fallimento della nostra società! Allora impegniamoci a stimolare, sollecitare, controllareaffinché vengano adottatepresto e bene le scelteveramente utili e necessarie,chiamando in causa(ed a tutti i livelli)chi ha il compito di governare, altrimenti continueranno le sterili polemiche su tutto e su tutti, anche tra noi cittadini, ad esclusivo vantaggio della mediocrità aumentando incertezza, confusione e ritardi ma a nostro sicuro continuo discapito!

Francesco Biancaniello

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