Palermo – Avellino, le pagelle ai Lupi: L. Silvestri, Aloi e D’Angelo, ma sopra a tutti il gioiellino Fella

Forte 6.5 

Portiere di personalità che dà garanzia e sicurezza all’intero reparto difensivo. La sua è stata una prova chiaramente positiva, soprattutto quando si è trattato di fare la voce grossa sulle uscite;

L. Silvestri 7 

Altra prestazione da protagonista assoluto per l’ex difensore del Potenza, che non si capisce come sia stato “dimenticato” in categorie che il suo temperamento e talento difensivo non meritano. Se continua così, la cadetteria potrà essere la dimensione più consona a lui, chissà, magari ancora in maglia biancoverde;

Miceli 6

Decisamente più concentrato e continuo durante tutto l’arco della gara. Ad ogni modo, la sua presenza è sempre un “faro” per tutti i compagni, e non solo per il pacchetto difensivo;

Rocchi 6

In linea con il rendimento positivo degli altri due compagni di reparto; soffre un tantino quando deve uscire a coprire sull’esterno sinistro un avversario agile e sgusciante come Kanoute; con l’ingresso di Tito sulla mancina, riacquisisce la giusta tranquillità;

Ciancio 6 

Ad una prima frazione di gioco irreprensibile fa seguire una ripresa con qualche affanno, segno di una condizione non ancora ottimale;

(dal 77′ Rizzo S.V.); 

Aloi  7 

Calciatore di immensa sostanza ma anche dotato di un buon piede, che esibisce in maniera palmare in occasione della “pennellata” per D’Angelo, che produce il primo gol dei Lupi; con un mediano come l’ex Trapani, mister Braglia può tranquillamente avere molte più soluzioni per la proposta offensiva dei Lupi;

(dal 63′  M. Silvestri 6 

Esce Aloi ed entra il 21enne genovese, altro elemento che incarna le sembianze del mediano guerriero; ormai sta diventando un riferimento decisamente più importante rispetto al ruolo di semplice panchinaro);  

De Francesco 6

Ancora scarsamente dinamico rispetto ai compagni di mediana, ma evidentemente in progresso rispetto alla brutta partita di esordio in campionato; nella seconda frazione mostra la propria utilità anche nella fase passiva;

D’Angelo 7 

Sorprende e lusinga oltremodo l’intelligenza tattica del centrocampista ex Livorno, che si sta rivelando di enorme utilità, non solo nel suo mestiere di interdittore, ma anche nei panni di risolutore: due reti consecutive per lui, che la dicono lunga sulla sua grande capacità di lettura dell’azione e sulla tempistica degli inserimenti;

Burgio 6 

Questo ragazzino ha appena 19 anni ma dimostra una personalità già quasi compiuta; intraprendente nella fase offensiva, ma molto “tenero” nella fase passiva; tuttavia il bagaglio tecnico dell’ex Atalanta Primavera non può non essere sfruttato da mister Braglia;

(Dal 50′ Tito 6.5

Entra a rilevare un giovane Burgio scarsamente convincente in fase difensiva, dando nerbo ed esperienza alla fase difensiva biancoverde, soprattutto sul versante mancino, dove agiva il minaccioso Kanoute; l’ex Vibonese è un calciatore da tenere in seria considerazione per un contributo anche nell’undici iniziale);

Fella  7.5

Lo avevamo scritto al suo arrivo in Irpinia, lunedi scorso: l’attaccante salernitano sa dare del tu alla palla, essendo in possesso di un patrimonio tecnico decisamente superiore allo standard degli attaccanti di Terza Serie; Fella è capace di fare la differenza perchè la sua duttilità tattica gli offre la possibilità di muoversi efficacemente in tutti i sistemi di gioco ed in tutti i ruoli offensivi; il gol realizzato è da cineteca, ma è solo un “assaggio” delle sue enormi potenzialità;

(dal 77′ Bernardotto S.V.); 

Santaniello  6 

Prestazione a corrente alternata per l’ex Picerno che comunque non disdegna la propria generosità anche nel pressing alto e nel lavoro sporco che gli chiede il mister)

(dal 50′ Maniero 6 

Meno di un tempo per l’ex Pescara, ma tanta sostanza e peso specifico sul fronte d’attacco biancoverde);

Braglia  7 

Capolavoro tattico per il mister toscano, che dimostra tutta la sua perizia e consumata esperienza, confezionando un assetto iniziale davvero efficace, “sterilizzando” i velleitari tentativi degli avanti palermitani, e proponendo una manovra intelligente e ricca di spunti produttivi per la fase attiva dei Lupi. L’idea della sostanziosa densità sulla linea mediana ha certamente ripagato Braglia, ma anche il piglio e la personalità dei suoi ragazzi sono stati alla base di un successo che potrebbe dirla lunga sulle potenzialità e, perchè no, ambizioni dell’Avellino.

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