Potenza – Avellino 2 – 4, i Lupi risorgono con un roboante poker ai Lucani

Potenza – Avellino 2 – 4

Potenza: Gasparini, Gyamfi, Cittadino, Caturano, Di Grazia, Rocchi, Logoluso, Murano, Girasole, Volpe, Hadziosmanovic. All. Piero De Giorgio. A disposizione: Alastra, Del Pinto, Del Sole, Armini, Riccardi, Polito, Legittimo, Alagna, Laaribi, Verrengia, Staffè, Talia.

Avellino: Pane, Ricciardi, Moretti, Benedetti, Tito (dall’81’ Rizzo), Casarini, Matera (dal 67′ Mazzocco, Maisto (dal 60′ D’Angelo), Russo, Trotta (dal 67′ Kanoute), Marconi (dall’81’ Gambale). All. Massimo Rastelli. A disposizione: Marcone, Garetto, Di Gaudio, Tounkara.

Arbitro: Mattia Ubaldi di Roma.Assistenti: Alessandro Parisi e Michele Rispoli. Q.u.: Giuseppe Mucera.

Marcatori: al 12′ Russo, al 20′ Marconi, al 28′ e al 57′ Caturano (P), al 68′ Benedetti, al 78′ Marconi.

Ammoniti: Matera, Casarini, Tito, Kanoute, Cittadino (P), Laaribi (P). Rec.: 2′ pt; 5ì st.

I Lupi rialzano la testa al Viviani di Potenza e riescono finalmente a porta rea a casa la prima vittoria del 2023. E’ stata una prestazione assai positiva quella offerta dai Lupi, sebbene di fronte non abbiano trovato un grandissimo avversario.

Ma il merito va ascritto anche ad un approccio alla gara decisamente appropriato da parte dei Lupi, che, ad onor del vero, si sono avvalsi dell’apporto decisivo degli ultimi due arrivati in casa Avellino: il difensore Benedetti (autore di uno splendido gol di testa) e soprattutto Michele Marconi, che da bomber navigato, ha infilato una doppietta che ha annientato i Potentini.

Questa gara è sembrata, soprattutto per l’alternarsi delle marcature, la fotocopia della vittoria che i Lupi colsero all’esordio di Rastelli sulla panca biancoverde in quel di Francavilla; con la differenza che, in Lucania, i Biancoverdi sono stati ancor più “spietati” sotto la porta avversaria.

Era una prova davvero importante per l’Avellino che aveva assoluto bisogno di rialzare la testa dopo il bruttissimo mese di gennaio, nel corso del quale la compagine di Rastelli aveva messo insieme solo tre miseri punti in quattro partite. Il tecnico irpino ha confermato il sistema di gioco utilizzato da quando è tornato all’ombra del Partenio, con la variante, forse determinante, di interpreti che hanno saputo rispondere alle richieste tecnico-tattiche del loro trainer.

Il centrocampo dell’Avellino è tornato finalmente ad una proposizione efficace, soprattutto per il ritorno in campo a tempo pieno di un mediano diligente e funzionale come Matera, che ha ridato alla squadra quell’equlibrio tra le due fasi che negli ultimi tempi era stato smarrito. E l’attacco, forte dell’innesto di un bomber di vaglia come Marconi (costato un occhio della testa!) ha saputo capitalizzare al meglio la produzione offensiva dei Biancoverdi.

Diciamo anche, non per essere eccessivamente esigenti nei confronti della compagine irpina, ma solo per amor di cronaca, che la vittoria dei Lupi è stata offerta su un piatto d’argento da una retroguardia potentina davvero imbarazzante, basti vedere il gol con il quale l’Avellino ha sbloccato la gara, dopo appena 12 minuti, per opera di Russo che ha messo dentro da pochi passi un assist fornitogli da fondo campo da Trotta, a cui uno sbadato difensore rossoblu aveva letteralmente regalato palla. Il secondo gol, che ha visto ancora una volta protagonista Trotta, è stato frutto del fiuto della rete da parte di Manconi, lesto ad approfittare di una corta respinta del portiere lucano su tiro dalla sinistra dell’attacca.nte casertano.

Sembrava tutto in tranquilla discesa, dopo neppure un quarto di gara, invece, così non è stato perchè i soliti errori difensivi dei biancoverdi hanno consentito a Caturano, tra il primo ed il secondo tempo (28′ e 57′) di riportare il Potenza in parità. Ma i Lupi, come seppero fare a Francavilla, non si sono demoralizzati ed hanno ripreso a menare la danza sulla trequarti potentina. E’ accaduto, così, che l’estro e l’efficacia di Tito (che quando gioca a questi livelli tecnici, appare decisamente di categoria superiore) con due splendidi cross dalla sinistra ha mandato in rete, nel giro di dieci minuti (al 68′ e 78′), prima Benedetti, e poi Marconi, autori entrambi di un’incornata imprendibile.

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