Rastelli: “La promozione non deve essere un obiettivo obbligatorio, vogliamo conquistare al piu’ presto i punti che mancano per la salvezza”

Un Massimo Rastelli, disteso e pacato, ha atteso prima che parlasse il presidente Taccone, per poi esprimere il proprio punto di vista sul discorso che riguarda i reali obiettivi del suo Avellino. Ecco cosa ci ha detto:

Vorrei  chiarire che la salvezza è stato sempre il nostro obiettivo. Penso che tutti ad inizio stagione avremmo sottoscritto la permanenza in serie B. Poi è venuto fuori questo grande girone di andata della mia squadra, a cui, sia detto per inciso, andrebbe fatto un monumento per quello che è riuscita a costruire finora. L’aver ottenuto 37 punti nel girone di andata non siginifica necessariamente che adesso c’è l’obbligo di andare in serie A. I ragazzi non possono sentire una pressione ed una responsabilità cosi forte a cui non sono abituati. Loro hanno dato l’anima per questa squadra, e l’unica preoccupazione che debbono avere è quella di fare al piu’ presto quegli undici punti che mancano per raggiungere il primario obiettivo della permanenza in cadetteria. Una volta avuta la certezza della conferma della cadetteria, i miei calciatori potranno avere ancor di piu’ quell’entusiasmo e quella leggerezza che finora ci ha fatto ottenere ottimi risultati. Non carichiamoli adesso di responsabilità troppo forti per loro. Noi non vogliamo minimamente che i tifosi smettano di sognare, ma chiediamo soltanto di non considerare l’obiettivo della promozione come un traguardo da raggiungere ad ogni costo, perchè questo potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per i miei ragazzi, che vanno lasciati tranquilli e liberi di potersi esprimere senza eccessivi carichi di pressione”.

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