Rastelli: “Siamo obbligati a vincere a Varese”

Per Rastelli, la vigilia dell’impegno in campionato, oltre che per la rifinitura della sua squadra,  è canonicamente deputata all’incontro con la stampa per la presentazione del match di turno. Domani i Lupi vanno a Varese, ed il tecnico biancoverde, senza usare metafore o frasi allusive, ha esposto ai giornalisti l’assoluta necessità da parte dei suoi ragazzi  di portare a casa i tre punti. La classifica dell’Avellino, ormai, non ammette più ulteriori passi falsi: bisogna tornare a vincere per continuare a coltivare un sogno, che, in caso contrario, rischierebbe di allontanarsi irrimediabilmente. Ecco le parole di Rastelli, pronunciate con convinzione e fermezza:

“Si va a Varese non avendo alternative alla vittoria. Del resto a Vicenza è mancato solo il risultato. Ecco dobbiamo ripartire proprio dalle ultime positive prestazioni della nostra squadra. Un successo in Lombardia è non solo doveroso e indispensabile ma potrebbe anche consolidare ulteriormente la nostra posizione nella griglia dei play off. Sono convinto che se i miei ragazzi saranno determinati per l’intera durata della gara, il risultato desiderato arriverà. Dobbiamo, ovviamente, essere maggiormente cinici e concreti sotto la porta avversaria. Io sono fiducioso. Sarà una gara che l’Avellino dovrà vincere prima contro sè stesso? Si, sono d’accordo: a Varese, con il massimo rispetto per l’avversario, non abbiamo alternative alla vittoria, ma potremo vincere solo scendendo in campo con la convinzione giusta e con la mentalità vincente. Sarà per noi una vera prova di maturità. Padova? Non ci voglio minimamente pensare. Sono convinto che non ripeteremo gli errori dello scorso anno. Adesso vedo un clima completamente diverso e maggiormente positivo. Certo, ultimamente stiamo avendo diverse difficoltà a mettere la palla dentro. Anche su questo punto stiamo lavorando molto, soprattutto sulla testa dei miei ragazzi, per infondere loro la giusta cattiveria agonistica, quella convinzione e determinazione sotto porta”.

 

 

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